Domenica 17 Novembre 2024

Ucraina, i soldati nordcoreani in Russia “si ingozzano di pornografia”. Il Pentagono non conferma

Lo sostiene Gideon Richman del Financial Times. In Corea del Nord non esiste una rete internet. Il Pentagono: “Non possiamo verificare, ci occupiamo di aspetti più seri”

Una parata militare nordcoreana (immagine d'archivio)

Una parata militare nordcoreana (immagine d'archivio)

Roma, 7 novembre 2024 – Dopo aver vissuto un’intera vita in un Paese senza rete internet, ma con un intranet iper controllato, sembra che i soldati nordcoreani spediti da Kim fra le file di Putin in Russia per dare supporto nella guerra con l’Ucraina abbiano iniziato a scoprire quali sorprese può portare il navigare libero online. 

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Secondo Gideon Rachman, analista del Finalcial Times, i combattenti nordcoreani “si stanno ingozzando di pornografia”. Rachman ha scritto un post sul suo profilo X in cui spiega che – secondo una fonte “solitamente affidabile” – i soldati “dispiegati in Russia non hanno mai avuto libero accesso a Internet prima d'ora”. E ora che ne hanno la possibilità, non si sarebbe fatti sfuggire l’occasione di accedere a contenuti hard che non avrebbero mai potuto vedere in patria. 

Martedì il Pentagono è intervenuto sulla questione, affermando di non essere in grado di confermare le informazioni: il portavoce del Dipartimento della Difesa, il maggiore Charlie Dietz, ha dichiarato di non poter verificare “alcuna abitudine nordcoreana riguardante internet o ‘attività extracurriculari’ virtuali” che si svolgono in Russia, affermando che il Pentagono si preoccupa solo degli aspetti “più seri” del rapporto militare della Corea del Nord con la Russia. 

Intanto le truppe nordcoreane avrebbero avuto ieri il primo scontro con i soldati ucraini. Secondo il New York Times la battaglia nel Kurks avrebbe provocato "un numero significativo" di vittime tra gli alleati russi, con le forze nordcoreane che avrebbero palesato – a sentire il ministero della Difesa ucraino – la loro impreparazione in campo bellico. In base a informazioni di intelligence, nelle ultime settimane sarebbero arrivati in Russia oltre 10mila soldati nordcoreani, collocati tra diverse basi per l'addestramento in vista dell'impiego in guerra. 

Ma stando alle stesse fonti, al momento le truppe di Pyongyang non sono ancora pienamente impegnati nella guerra. Alcune pattuglie sarebbero entrate in azione, mescolate alle truppe russe. E avrebbero, appunto, combattuto nel Kursk. Secondo un funzionario dell'Ufficio presidenziale della Corea del Sud, Seul starebbe valutando l'invio di un piccolo team di monitoraggio al fronte visto che "un gran numero di truppe nordcoreane dispiegate in Russia si è già spostato sulle linee del fronte occidentale, ma il combattimento a pieno titolo non è ancora iniziato".