Roma, 5 dicembre 2024 – Non si ferma l’avanzata degli insorti in Siria. Dopo aver conquistato Aleppo, gli jihadisti hanno preso il controllo di Hama, città strategica nella zona centrale del Paese. Ad annunciarlo è lo stesso esercito di Damasco: “Nelle ultime ore, gruppi terroristici sono riusciti a sfondare diversi fronti della città e ad entrarvi”, il comunicato delle truppe di Assad. L’esercito ha poi aggiunto che “le sue forze si sono ridistribuite fuori città”.
Secondo fonti locali, i ribelli sono entrati nella prigione centrale per liberare i detenuti. Subito intervenuta, l’aviazione russa ha lanciato una serie di attacchi: i raid hanno preso di mira le periferie nord-occidentali e nord-orientali, in particolare sulla collina strategica Zain al Abidin e vicino all'aeroporto militare.
Il capo dei ribelli siriani, Abu Mohammed al-Jolani, ha esortato il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani a tenere il suo Paese fuori dalla guerra. "Lo esortiamo a tenere l'Iraq distante dalla vicenda siriana", ha detto Jolani in un messaggio video pubblicato su Telegram dopo che un potente gruppo iracheno filo-Iran ha chiesto a Baghdad di inviare truppe a sostegno del governo siriano di Bashar al-Assad.
Sono più di 280.000 gli sfollati a causa dell'escalation nel nordovest della Siria, che arriva dopo "anni di sofferenze". Lo denuncia via X il World Food Programme, che sta intensificando l'impegno per fornire generi alimentari alle "famiglie, ovunque si trovino", ma ha "urgente bisogno di supporto per soddisfare le necessità in aumento".
Blackout delle comunicazioni nella provincia di Aleppo, in Siria, teatro dell'offensiva delle fazioni armate guidate da Hayat Tahrir al-Sham. A riferire dell'interruzione delle comunicazioni è l'agenzia ufficiale siriana Sana che punta il dito sugli "attacchi dei terroristi contro centraline dati nelle zone centrali e settentrionali" della regione.
L'interesse di Israele in Siria è "che continuino a combattere l'uno contro l'altro". Lo dice un funzionario israeliano al The Times of Israel dopo che i ribelli hanno ottenuto significativi progressi contro il regime di Bashar al-Assad. "Per noi è del tutto chiaro che una parte sono gli jihadisti salafiti e l'altra parte è l'Iran ed Hezbollah", continua il funzionario. "Vogliamo che si indeboliscano a vicenda". Il rappresentante israeliano sottolinea che Israele non si mischierà sostenendo nessuna delle due parti. "Siamo preparati a qualsiasi scenario e agiremo di conseguenza".
Riconquisteremo le aree "in cui sono entrati i gruppi terroristici". Lo affermano le forze fedeli al leader siriano Bashar al-Assad dopo l'ingresso a Hama delle fazioni armate guidate da Hayat Tahrir al-Sham e la conferma del ritiro delle truppe di Damasco, che si sono riposizionate fuori dalla città. "Nelle scorse ore, con l'intensificarsi degli scontri tra i nostri soldati e i gruppi terroristici e l'aumento del numero dei martiri tra le nostre fila, questi gruppi sono riusciti a penetrare su diversi assi e a entrare nella città, nonostante abbiano subito perdite pesanti fra le loro fila", si legge nel comunicato del ministero della Difesa di Damasco, che conferma "il ridispiegamento e riposizionamento delle unità militari fuori dalla città" di Hama.
Le difese aeree siriane hanno abbattuto due droni "nemici" su Damasco. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, citando una fonte militare. "Poco tempo fa, le nostre difese aeree hanno affrontato droninemici nei cieli di Damasco", ha affermato la fonte, aggiungendo che "due velivoli sono stati abbattuti, senza perdite umane o materiali".
Il leader dei ribelli di Hayat Tahrir al-Sham, Abu Mohammed al-Jolani, ha affermato che non ci sarà "nessuna vendetta" dopo che il suo gruppo jihadista ha preso la città siriana di Hama, teatro di un sanguinoso massacro da parte delle forze governative nel 1982. "Chiedo a Dio onnipotente che sia una conquista senza vendetta", ha detto Jolani in un messaggio video su Telegram, dopo aver annunciato che i combattenti erano entrati ad Hama "per ripulire la ferita che dura da 40 anni in Siria".
Una serie di esplosioni è stata udita nei dintorni di Damasco. Lo riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Sembra che dei droni stiano sorvolando in queste ore i cieli della capitale siriana. La contraerea dell'esercito siriano è entrata in azione per respingere questo attacco.