Istanbul, 11 aprile 2018 - Sale di ora in ora la tensione sul fronte della Siria. Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, via Twitter, alza il livello all'improvviso: "La Russia promette di abbattere tutti i missili lanciati contro la Siria. Russia preparati, perché arriveranno, belli, nuovi e 'intelligenti'! Non dovreste essere partner di un animale che uccide con il gas, che uccide il suo popolo e si diverte!".
Siria, May sposta i sottomarini. "Attacco può iniziare stanotte"
Russia vows to shoot down any and all missiles fired at Syria. Get ready Russia, because they will be coming, nice and new and “smart!” You shouldn’t be partners with a Gas Killing Animal who kills his people and enjoys it!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 11 aprile 2018
VIDEOCOMMENTO Trump sfida Putin coi missili via Twitter- di G.PIOLI
In un altro tweet, Trump sembra in qualche modo voler tendere la mano alla Russia: circa mezz'ora dopo quello in cui invita Mosca a tenersi pronta alla pioggia di "missili nuovi e intelligenti" sulla Siria, il presidente americano fa una osservazione di carattere generale: "Il nostro rapporto con la Russia non è mai stato peggiore, neppure durante la Guerra Fredda. Non c'è alcuna ragione per tutto ciò. La Russia ha bisogno di noi per risollevare la sua economia, qualcosa che sarebbe davvero facile da fare, e abbiamo bisogno che tutti i Paesi lavorino insieme. Stop alla corsa alle armi?".
SCHEDA Ecco le opzioni militari di Trump sul tappeto
IN CAMPO ANCHE FRANCIA E GB - Dirigenti dell'amministrazione Trump starebbero discutendo con dirigenti di Francia e Gran Bretagna per una possibile risposta militare comune. Secondo quanto riferito dall'agenzia Ap, gli alleati starebbero valutando di lanciare un attacco militare entro fine settimana. Sembra emergere l'ipotesi di "un'operazione militare congiunta, possibilmente guidata dalla Francia anziché dagli Stati Uniti, per inviare il messaggio di unità internazionale contro l'uso di armi chimiche", scrive l'Associated Press. La premier britannica Theresa May fa sapere che Londra lavorerà con i suoi "più stretti alleati" per valutare in che modo i responsabili dell'ultimo attacco in Siria possono essere tenuti a renderne conto. "L'uso continuato di armi chimiche - sostiene la premier britannica - non può rimanere incontrastato".
LA REPLICA SIRIANA - In risposta Damasco definisce "spericolate" e "avventate" le minacce americane. In un comunicato del ministero degli Esteri diffuso dall'agenzia ufficiale Sana si afferma che "il pretesto delle armi chimiche è evidentemente una scusa debole e non sostenuta da prove". E che le "minacce americane mettono in pericolo la pace e la sicurezza internazionali".
IL MESSAGGIO DI PUTIN - "La situazione nel mondo non può non suscitare preoccupazione, sta diventando sempre più caotica, ma la Russia spera che il buonsenso prevalga" e che "il sistema mondiale diventi stabile e prevedibile", ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una cerimonia al Cremlino. Poche ore prima, Mosca aveva detto che la risposta a un eventuale attacco statunitense in Siria "sarà immediata", qualora fossero colpite le forze russe presenti nel Paese. L'escalation della crisi siriana è stata provocata dal presunto attacco chimico contro i civili a Douma, nella Ghouta orientale, condotto dalle forze del presidente siriano, Bashar al-Assad. E in un altro messaggio la portavoce del ministero degli Esteri russo ha detto: "I missili 'intelligenti' dovrebbero volare verso i terroristi, non verso il governo legittimo" della Siria.
IL PANTANO ALL'ONU - Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha bocciato la terza bozza di risoluzione sulla Siria presentata dalla Russia, che chiedeva di sostenere specificamente l'invio degli investigatori dell'Opac a Duma per indagare il presunto attacco chimico. Il testo ha ottenuto 5 voti a favore, 4 contrari e 6 astenuti: essendo inferiore alla maggioranza richiesta di 9 si non è stato necessario il veto Usa. Da parte sua, Mosca ha posto il veto alla bozza Usa per istituire un nuovo meccanismo d'inchiesta indipendente. Trump intanto ha mosso le navi militari, e Macron ha fatto sapere che la Francia deciderà la risposta insieme a Usa e Gb.
ALLERTA EUROCONTROL - L'Easa, l'Agenzia europea per la sicurezza aerea, ha pubblicato un'allerta su possibili bombardamenti aerei in Siria "entro le prossime 72 ore" chiedendo alle compagnie aeree la "dovuta considerazione" nel pianificare voli nel settore del Mediterraneo Orientale. "A causa del possibile lancio di bombardamenti in Siria con missili aria-terra e/o cruise entro le prossime 72 ore, e della possibilità di perturbazioni intermittenti dell'equipaggiamento radio di navigazione, è necessario adottare la dovuta considerazione quando si pianificano operazioni di volo nell'area del Mediterraneo Orientale/Nicosia FIR", si legge nell'allerta pubblicata da Eurocontrol. Gli operatori aerei sono stati invitati a controllare "ogni NOTAMs (Messaggio ai naviganti aerei, ndr) rilevante".
ALLARME OMS: 500 INTOSSICATI - A seguito del bombardamento di sabato su Duma, secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) "circa 500 pazienti si sono presentati presso strutture sanitarie esibendo sintomi coerenti con l'esposizione a sostanze chimiche tossiche, come grave irritazione delle mucose, insufficienza respiratoria e interruzione del sistema nervoso centrale. Oltre 70 persone che si erano rifugiate negli scantinati sono morte, 43 delle quali con sintomi da esposizione a sostanze tossiche".
AEREI USA PARTITI DA SIGONELLA - Nel tardo pemeriggio, si apprende che gli arei dell'Aeronautica che nelle ultime ore si sono diretti verso la Siria in missione di ricognizione sarebbero partiti dalla base militare americana di Sigonella, in provincia di Catania.