Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Siria, gli aerei Usa decollano da Sigonella. La base aerea che fece la storia

Per ora solo missioni di ricognizione. I Boeing P-8 'Poseidon' partiti dalla base italiana celebre per la crisi diplomatica Usa-Italia del 1985 Siria, May sposta i sottomarini. "Attacco può iniziare stanotte" VIDEOCOMMENTO Trump sfida Putin coi missili via Twitter- di G.PIOLI SCHEDA Ecco le opzioni militari di Trump sul tappeto

Achille Lauro (Ansa)

Achille Lauro (Ansa)

Istanbul, 11 aprile 2018 - Per ora sono solo missioni di ricognizione. Gli aerei che nelle ultime ore si sono diretti verso la Siria per perlustrare l'area in vista di un eventuale attacco missilistico Usa sono decollati da una base militare americana situata in territorio italiano. Si tratta della base aerea di Sigonella, in provincia di Catania, celebre per la crisi diplomatica tra Stati Uniti e Italia nel 1985, ai tempi in cui Bettino Craxi era presidente del Consiglio. 

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LA MAPPA

La notizia del decollo da Sigonella dei velivoli dell'aeronautica militare americana viene riferita da diversi media russi, ripresi anche dalla versione araba di Sky News. Secondo le rilevazioni satellitari, si tratta in particolare di modelli Boeing P-8 'Poseidon' in grado di svolgere missioni di ricognizione, sorveglianza e intercettazione anti-sommerigibile. 

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SIGONELLA - Torna protagonista nel risiko internazionale la base aerea di Sigonella, quindi. E'  il 7 ottobre 1985 quando la nave da crociera italiana Achille Lauro viene abbordata da quattro terroristi del Fronte per la liberazione della Palestina. A bordo ci sono 545 passeggieri, il commando uccisde con ferocia Leon Klinghoffer, un ebreo americano disabile, lanciandolo fuori dalla nave. L'Achille Lauro approda a Porto Said in Egitto, dove i terroristi hanno avuto l'ok di entrare al termine di una complicata trattativa e dopo essere stati respinti dalla Siria. Sarebbe una resa, ma il governo di Hosni Mubarak li aiuta a scappare, caricandoli su Boeing 737 dove si trova anche Abu Abbas, uno dei leader dell'Olp che ha partecipato in prima persona alle trattative con il commando ed è stato artefice della 'finta' resa.

L'aereo viene intercettato dai caccia americani F-24, inviati da Ronald Reagan, che lo costringono ad atterrare nella base aerea di Sigonella. Gli Stati Uniti sono furiosi: vogliono che l'Italia gli consegni il commando. Craxi dice no: i reati sono stati commessi su una nave italiana, spetta al nostro Paese giudicare i terrorista. Esplode la crisi diplomatica: Craxi arriva addirittura a ordinare ai Carabinieri presenti a Sigonella di intervenire "con le armi" qualora le forze americane provino a prelevare i terroristi. La presenza di Abbas a bordo del Boeeing è fondamentale per i rapporti diplomatici tra Italia e forze palestinesi, spostare gli equilbri significa mettere il nostro Paese a rischio di ritorsioni. Il Medioriente, allora come oggi, è una polveriera pronta a esplodere sui paesi occidentali. L'Italia non consegna il commando agli americani, nè Abu Abbas che può riparare a Belgrado su un volo di linea jugoslavo. I terroristi vengono processati in Italia e condannati all'ergastolo nel 1986, Abu Abbas viene condannato come mandante della strage. L'incidente diplomatico tra Usa si chiude in breve tempo, Craxi dovrà invece affrontare una aspra crisi di governo.