Roma, 1 dicembre 2024 – Il presidente siriano Bashar Al Assad (che è tornato oggi a Damasco dopo essere stato ieri a Mosca da Putin) ha promesso che "userà la forza per eliminare il terrorismo". Secondo l'agenzia Sana, il leader di Damasco lo ha detto in una telefonata con un dirigente della repubblica separatista filo-russa dell'Abkhazia, in Georgia. "Il terrorismo - ha detto - capisce solo il linguaggio della forza". L'Iran, dal canto suo, ha sostenuto che "appoggerà con forza il governo e l'esercito siriani contro i gruppi terroristici". Uccise almeno 370 persone da quando i ribelli siriani hanno lanciato l'offensiva a sorpresa contro Assad mercoledì scorso, secondo la ong Osservatorio siriano per i diritti umani.
Con un blitz inaspettato gli insorti siriani hanno attaccato le forze di Assad arrivando ad avere il controllo di gran parte di Aleppo, compreso l'aeroporto, e sulla provincia vicina di Hama. Teheran accusa gli Stati Uniti e Israele: "Gli attacchi dei ribelli in Siria fanno parte di un piano israelo-statunitense per destabilizzare la regione", hanno affermato i ministri degli Esteri di Iran e Russia, fedeli alleati del governo di Assad. Mentre per la Casa Bianca la caduta di Aleppo è conseguenza della politica siriana, troppo condizionata da Teheran e Mosca.
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Un raid ha colpito il Terra Santa College ad Aleppo. Non ci sono vittime né feriti, "i frati stanno tutti bene"», riferiscono fonti locali, ma l’attacco ha causato ingenti danni. Il raid è di matrice russa, come specificato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani in un messaggio su X. Il Terra Santa College è un edificio residenziale che si trova all’interno del compound dei francescani nella città siriana. Nella stessa area c’è il convento e, ancora più vicina al College, la chiesa dove stasera era prevista la messa vespertina della prima domenica d’Avvento. Ancora non è chiaro che cosa effettivamente sia accaduto: se sia stato un attacco deliberato o meno. Anche per questo i francescani preferiscono, al momento, non commentare.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che i combattenti filo-turchi hanno preso il controllo di una città strategica nel nord del Paese, sottratta alle forze curde. I ribelli “hanno preso il controllo della città di Tal Rifaat” e di diversi villaggi nelle vicinanze, ha affermato l’ong, avvertendo che circa 200.000 curdi siriani nella provincia settentrionale di Aleppo sono stati “assediati da fazioni filo-turche”.
I media governativi siriani hanno annunciato poco fa che oggi Assad è tornato a Damasco dopo aver svolto ieri una visita di lavoro a Mosca, dove ha avuto un colloquio al Cremlino col presidente russo Vladimir Putin. Gli stessi media affermano che oggi a Damasco Assad ha ricevuto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghci. Il sito dell'agenzia di notizie governativa Sana non è funzionante. E i media non diffondono alcuna immagine di Assad assieme al ministro iraniano o col presidente Putin.
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Ulteriori rinforzi delle forze armate siriane sono arrivati nella provincia di Hama, al confine con Aleppo e Idlib, per sostenere l'offensiva dell'esercito nella zona: lo ha dichiarato il comando generale siriano in un comunicato, ripreso dalla Tass. "Ulteriori rinforzi militari delle nostre forze armate, tra cui uomini, armi pesanti e lanciarazzi, sono arrivati nel nord di Hama per sostenere l'offensiva delle nostre forze armate in questa zona", ha detto il comando generale in una dichiarazione pubblicata sul suo profilo Facebook.
Il presidente siriano, Bashar Al Assad, ha promesso che "userà la forza per eliminare il terrorismo" in Siria. Citato dall'agenzia Sana, il presidente siriano, che non si sa dove si trovi al momento, lo ha detto in una conversazione telefonica con un dirigente della repubblica separatista filo-russa dell'Abkhazia, in Georgia. Secondo il leader di Damasco, "il terrorismo capisce solo il linguaggio della forza, e questo è il linguaggio con il quale lo schiacceremo e lo elimineremo, con chiunque lo appoggi e lo sponsorizzi".
Nella provincia di Hama, nella Siria centrale, si stano concentrando i combattimenti. L'esercito siriano sta tebnatndo di riconqui stare territorio nella provincia grazie ai rinforzi arrivati da Damasco. "Le nostre forze armate hanno rimesso in sicurezza molte zone dopo aver espulso i terroristi, uccidendo decine di loro e costringendo gli altri alla fuga'', ha rivendicato il ministero della Difesa siriano.
I ribelli di Hayat Tahrir al Sham continuano ad avanzare e questa mattina sono entrati nella città di Hama. Al quarto giorno dall'inizio dell'offensiva i ribelli hanno preso il controllo dell'intera provincia di Idlib, di Aleppo, e dopo Hama puntano a conquistare Tal Rifat.
Un avvertimento al governo filo-russo è arrivato dall'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri, Kaja Kallas: la decisione di congelare fino al 2028 l'inizio dei negoziati di adesione con l'UE "avrà conseguenze dirette" da parte dei Ventisette.
Il ministro degli esteri e vicepremier Antonio Tajani a margine dell'assemblea nazionale di Noi Moderati, ha dichiarato: "Seguiamo minuto per minuto quello che succede in Siria, tra le truppe regolari e i ribelli sostenuti da Turchia. Con la nostra ambasciata stiamo vedendo come aiutare i nostri 120 italiani che stanno ad Aleppo. I ribelli hanno fatto sapere che non ci sono pericoli per i cittadini che non sono combattenti. Siamo moderatamente ottimisti che le cose, per quanto riguarda i nostri cittadini, possano andare nella giusta direzione". Poi ha aggiunto: "Il problema è che si rischia un collasso migratorio e quindi di veder ripetere ciò che successo anni fa, quando milioni di siriani si spostarono verso Libano e l'Europa".
Il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco ha sottolineato: "La presa di Aleppo avrà conseguenze anche in Europa, che pagherà il prezzo più alto dopo i siriani, e in altre parti del mondo''.
La Turchia è attenta osservatrice di quanto succede in Siria ed a scapito di equivoci ha voluto ricordare a Washinghton: "nessuno stato curdo in Siria". Lo ha detto il ministro degli Esteri di Ankara, Hakan Fidan, stamane:"La Siria è sensibile per gli Usa ma lo è a maggior ragione per noi. Gli americani conoscono molto bene la nostra posizione. In Siria c'è una organizzazione terroristica (i curdi di Ypg ndr) legata agli Usa, se questi sospendessero il sostegno non durerebbero più di tre giorni. In questo contesto non è possibile la formazione di un nuovo Stato in Siria. Esiste uno stato curdo in Iraq, autonomo e federato e con l'Ypg non è in buoni rapporti. Il nostro obiettivo primario è mantenere l'integrità territoriale della Siria".
L'Iran ha ribadito il completo appoggio ad Assad. Teheran "sostiene fermamente l'esercito e il governo" siriani, fa sapere il capo della diplomazia iraniana Abbas Araghchi prima di partire per Damasco. "L'esercito siriano sconfiggerà ancora una volta questi gruppi terroristici come in passato", ha assicurato.
L'aviazione russa sta colpendo duramente i ribelli jihadisti, rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Raid su città e villaggi conquistati dal gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hrs) e dalle fazioni alleate nella provincia di Idlib e di Hama. Bombardamenti anche ad Aleppo. ''La scorsa notte i russi non hanno smesso di bombardare su tutti i fronti'', ha dichiarato alla Dpa il direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani Abdel-Rahman.
Ieri sera giravano voci di scontri a Damasco tra fazioni governative rivali filo-iraniane e filo-russe, ma l'agenzia governativa di notizie Sana interrotto le comunicazioni così come numerosi siti Internet di media e istituzioni governative. Potrebbe essere in corso un golpe a danno di Bashar al Assad. Notizia che confermerebbe teoria che il dittatore sarebbe fuggito da giorni a Mosca, mentre secondo altri sarebbe nsacosto in un bunker del palazzo presidenziale a Damasco.
I ribelli siriani affermano di avere il controllo di quasi tutta Aleppo, compreso l'aeroporto e della provincia vicina di Hama. Invece l'esercito di Assad parla di un suo "ritiro temporaneo" dalla città nordoccidentale. E stamane rivendicano di aver cacciato i ribelli da due aree della provincia di Hama.
Il presidente Bashar al-Assad ha dichiarato che la Siria saprà "sconfiggere i terroristi". "La Siria continua a difendere la sua stabilità e integrità territoriale contro tutti i terroristi e i loro sostenitori, ed è capace, con l'aiuto dei suoi alleati e amici, di sconfiggerli ed eliminarli, indipendentemente dall'intensità dei loro attacchi", ha detto Assad all presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bin Zayed Al Nahyan al telefono.