Roma, 14 aprile 2018 - Una mattinata come le altre. Questo lascia intendere il video pubblicato sul profilo Twitter della presidenza di Damasco dopo la notte di missili in Siria. Assad, in abito da lavoro e con una valigetta in mano, viene ripreso mentre cammina sotto le ampie volte di un palazzo: non è chiaro quando sia stato girato il video, diffuso alle 8 italiane (le 9 locali) dall'account ufficiale 'Syrian Presidency'.
صباح الصمود.. رئاسة الجمهورية العربية السورية pic.twitter.com/hhIZT6cOTe
— Syrian Presidency (@Presidency_Sy) 14 aprile 2018
"Mattina di fermezza" si legge nel post. Come a dire: il governo di Damasco non si farà fermare dai raid. Una sorta di sfida contro l'Occidente che gli ha dichiarato apertamente guerra. "Questa aggressione renderà solamente la Siria e il suo popolo più determinati nel combattere il terrorismo nel paese, centimetro dopo centimetro", afferma poi il Capo di Stato in una nota.
Secondo quanto riportato da fonti russe, i razzi lanciati sulla Siria, sarebbero oltre cento. Una 'operazione di una notte' che però potrebbe non essersi conclusa così. In base a quanto trapela dall'amministrazione Usa infatti il piano del Pentagono prevede l'eventualità di altri bombardamenti. I raid sono stati puntati su luoghi che, secondo le forze alleate, sarebbero collegati al programma delle armi chimiche siriano, uno vicino Damasco e due nella regione di Homs, tra cui un centro di ricerca. "L'attacco in Siria - ha detto il generale Joseph Dunford - ha inflitto il massimo danno senza rischi non necessari per i civili".