Roma, 17 dicembre 2024 – Orrore in Siria. Una fossa comune che potrebbe contenere i resti di oltre 100mila corpi è stata rinvenuta a 40 chilometri a Nord di Damasco, nella località di al-Qutayfah. Lo riporta Al Jazeera, citando Mouaz Moustafa, capo dell'organizzazione non governativa Syrian Emergency Task Force con sede negli Stati Uniti. “Centomila è la stima più prudente del numero di corpi sepolti nel sito – ha detto Moustafa –. È una stima molto, molto estremamente prudente”.
Questa fossa comune si aggiunge ad altre 12 trovate a Sud della Siria. In una di queste, scrive al-Jazeera, 22 corpi, tra cui quelli di donne e bambini, presentavano segni di torture e di esecuzione. "Queste fosse comuni custodiscono i segreti di 54 anni di dispotismo, torture e dittatura. È solo l'inizio". Il deposto Bashar al-Assad e suo padre Hafez, che era stato presidente della Siria fino alla sua morte nel 2000, sono accusati di aver ucciso centinaia di migliaia di persone con esecuzioni. Ugur Umit Ungor, professore di studi sul genocidio all'Università di Amsterdam, ha dichiarato ad Al Jazeera che la scoperta della "fossa comune centralizzata" ad al-Qutayfah è "una prova della macchina di morte del regime di Assad".
I resti dei detenuti di Sednaya
I resti umani rinvenuti nella una fossa vicino a Damasco sono contenuti in sacchi contrassegnati con codici carcerari, il che indica che le vittime sono probabilmente morte a cause delle torture subite nel carcere di Sednaya. Lo hanno riferito i Caschi Bianchi, che hanno iniziato a mettere in sicurezza l’area e a recuperare i resti dei cadaveri, la cui identità deve ancora essere accertata.
Corpi gettati in sacchi di farina
Ammar Selmo, membro del Consiglio esecutivo della Difesa civile siriana, ha dichiarato all'agenzia di stampa turca Anadolu che la squadra dei Caschi Bianchi si è mobilitata dopo aver ricevuto segnalazioni di resti umani. "Questo sito è profondamente inquietante, terrificante", ha detto Selmo, aggiungendo che "riflette lo stato della Siria. Il Paese si è trasformato in una fossa comune organizzata. I corpi sono stati seppelliti senza rispetto, gettati in sacchi di farina".