Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

“Il caffè di Sinwar era ancora caldo, eravamo a un passo dalla cattura”. La rivelazione del generale israeliano

Il generale di brigata Dan Goldfus in un’intervista a Channel 12: “In quel tunnel di Gaza abbiamo trovato molto soldi, armi sparse ovunque”

Yahya Sinwar rappresentato su un cartellone a Teheran, in Iran

Yahya Sinwar rappresentato su un cartellone a Teheran, in Iran

Tel Aviv, 12 agosto 2024 – Il generale israeliano e il capo politico di Hamas. Dan Goldfus e Yahya Sinwar.  I retroscena della caccia all'uomo più famosa al mondo vengono svelati dal generale di brigata Dan Goldfus in un’intervista video a Channel 12. All'inizio dell'anno, è il racconto del generale, le truppe israeliane sarebbero state a un passo dal catturare il capo di Hamas, nascosto nei tunnel di Gaza. “Eravamo vicini, eravamo nel suo compound – rivela Goldfus -. Siamo arrivati a un complesso sotterraneo”, il covo “era caldo”, ha dichiarato. “Abbiamo trovato molti soldi lì, il caffè era ancora caldo. Armi sparse ovunque”. Ma da quanto tempo era scappato l’uomo tra i più ricercati al mondo? Davvero erano passati solo pochi minuti tra la fuga e l'arrivo delle truppe israeliane? Goldfus non ha dubbi: “Pochi minuti davvero”.

L’indiscrezione arriva in un momento molto dleicato. Sinwar fa trapelare di essere “interessato” a raggiungere un’intesa con Israele mentre Benyamin Netanyahu, pur avendo dato la disponibilità a inviare la sua squadra negoziale, a Doha o al Cairo, sta mantenendo un silenzio ostinato sulle sue reali intenzioni. Un comportamento che ha fatto salire la tensione, al punto che la Casa Bianca starebbe pensando di accusare pubblicamente Bibi di aver danneggiato i colloqui e impedito il rilascio degli ostaggi se tutto dovesse andare storto, come hanno riferito fonti diplomatiche a Haaretz.