Roma, 1 aprile 2024 – Ci potrebbe essere la Russia dietro la ‘sindrome dell'Avana’, il misterioso disturbo segnalato per la prima volta nel 2016 da personale dell'ambasciata statunitense a a Cuba, che porta, tra l'altro, vertigini, mal di testa, deficit all'udito e perdite di memoria. A rilanciare l’ipotesi, già circolata negli anni scorsi, è l'indagine congiunta condotta da The Insider, 60 Minutes, noto programma tv della Cbs, e Der Spiegel. L’inchiesta giornalistica, che ha raccolto decine di testimonianze, ha scoperto prove che suggeriscono che gli "incidenti sanitari anomali" potrebbero avere la loro origine nell'uso di armi ad energia diretta utilizzate da membri dell'unità russa GRU 29155.
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Nel mirino Casa Bianca, Cia, Fbi
Le misteriose lesioni cerebrali furono registrate tra funzionari della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, eppure più di 100 americani hanno sintomi che secondo gli scienziati potrebbero essere causati da ultrasuoni acustici. Tra le vittime personale della Casa Bianca, ufficiali della Cia e agenti dell'Fbi.
I possibili nessi con l’intelligence russa
Le nuove rivelazioni contraddirebbero la precedente indagine condotta dal Pentagono conclusa nel 2023 sul misterioso fenomeno, in cui si giungeva alla conclusione che era "molto improbabile" che dietro alla presunta arma invisibile vi fosse una potenza straniera. Secondo Greg Edgreen, uno degli investigatori autori di quell'indagine, ex ufficiale Usa a servizio al Pentagono, afferma alla Cbs che l'onere della prova sui colpevoli fu innalzata a livelli molto alti e non si giunse ad alcuna conclusione. "Purtroppo, non posso essere più specifico, perché si tratta di materiale classificato. Ma posso dirvi che fin dalle prime fasi ho iniziato a guardare in direzione di Mosca", ha dichiarato Edgreen.
- Chi è Vitaly Kovalev
Secondo l'inchiesta di Insider, la chiave del legame con l'intelligence russa sarebbe Vitaly Kovalev, uno chef russo arrestato per guida pericolosa in auto in Florida nel 2020 e che sarebbe emerso essere una spia russa, secondo quanto scoperto da una agente dell'Fbi, denominata Carrie, che fu vittima della misteriosa arma 'sonica'. Kovalev tornò in Russia dopo il carcere e morì ufficialmente sul fronte in Ucraina. Un nesso con gli 007 russi è stato trovato anche dal giornalista investigativo russo di Insider Christo Grozev, intervistato anch'egli da 60 minutes. La Russia nega qualsiasi coinvolgimento nella misteriosa sindrome dell'Avana.
Il filo che porta al GRU 29155
"Membri della famigerata squadra di sabotaggio dell'intelligence militare del Cremlino sono stati collocati sulla scena di sospetti attacchi contro personale governativo statunitense all'estero e loro familiari", scrive The Insider. L'inchiesta annovera tra le prove il fatto che membri anziani dell'unità abbiano ricevuto premi e promozioni per il lavoro relativo allo sviluppo di "armi acustiche non letali", un termine usato nella letteratura scientifico-militare russa per descrivere sia il suono che la radiofrequenza, basati su dispositivi ad energia diretta. Questi e altri agenti assegnati all'Unità 29155, che viaggiano sotto copertura, sarebbero poi stati geolocalizzati in luoghi in tutto il mondo appena prima o al momento della segnalazione di incidenti sanitari anomali.