Roma, 7 aprile 2024 – Siccità e carestia: oltre 20 milioni di persone nell’Africa meridionale stanno affrontando una grave crisi alimentare a causa della siccità indotta da El Nino, che minaccia la salute e la vita di milioni di persone, in particolare bambini piccoli, donne incinte e anziani. Il 3 aprile 2024, lo Zimbabwe ha dichiarato lo stato di calamità per la siccità e ha richiesto 2 miliardi di dollari per affrontare la fame. Il Paese si unisce allo Zambia e al Malawi. ActionAid chiede alla Comunità internazionale interventi urgenti per affrontare la crisi, tra cui la distribuzione di cibo e il sostegno ad attività alternative per la sopravvivenza delle comunità nei tre paesi.
Secondo l’Autorità del fiume Zambesi, il livello dell’acqua registrato alle Cascate Vittoria durante la terza settimana di marzo 2024 era inferiore del 75% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le scarse precipitazioni in tutta la regione hanno ridotto i livelli d’acqua nelle aree di pesca locali, diminuendo in modo significativo le popolazioni ittiche e rendendo sempre più difficile per i pescatori catturare abbastanza cibo per sfamare le proprie famiglie e guadagnarsi da vivere.
Nel distretto di Sesheke, in Zambia, dove ActionAid sostiene le pescatrici, si teme un aumento della povertà poiché la principale fonte di sostentamento, il fiume Zambesi, ha ridotto la produzione di pesce rispetto agli anni precedenti. Juliet Kamwi, una pescatrice locale di Sesheke, ha fatto eco ai sentimenti di molti riflettendo sui drastici cambiamenti che hanno colpito la sua comunità. “I pesci nel fiume sono spariti, tutto è cambiato. Un tempo facevamo affidamento sul fiume per sostenere le nostre famiglie e per mandare i nostri figli a scuola. Ma ora la vita è diventata incerta. Non sappiamo come sopravvivere”. La diminuzione degli stock ittici arriva in un momento in cui l’insicurezza alimentare è già in aumento a causa dei mancati raccolti provocati dalla siccità.
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