Roma, 30 ottobre 2023 - Shani Louk, la ragazza tedesca-israeliana rapita al rave dai terroristi di Hamas, è morta. La 22enne era stata creduta morta,complici le immagini che la ritraevano inerte su un pickup di Hamas, già durante l'attacco del 7 ottobre. Invece la giovane era sopravvissuta, ed era ricoverata in un ospedale di Gaza, era filtrato dopo l’appello della famiglia. Ma oggi si è scoperto che la giovane è stata anche torturata ed esibita per le strade di Gaza come un trofeo, per poi essere uccisa in maniera atroce, come hanno confermato dalle analisi del DNA su una parte di osso della scatola cranica rinvenuto dall’esercito israeliano.
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La madre sposò un israeliano e si convertì
Una fine tremenda per una ragazza piena di vita: influencer amante della moda, dell'arte e della musica, che aveva scelto i tatuaggi artistici come sua professione. La madre, Ricarda Louk, negli anni '90 aveva sposato un israeliano e si era trasferita da Ravensburg (Germania), in Israele. Lì aveva rinunciato alla religione cristiana per convertirsi a quella ebraica. In seguito la famiglia si spostò a Portland, negli Usa, all’inizio del 2000. Lì il 14 aprile 2001 nacque Shani, seconda di 4 figli. Nella città più grande dell'Oregon la piccola Shani frequentò la Portland Jewish Academy.
Shani tatuatrice e influencer
Tornati in Israele la ragazza, che fin da giovane aveva seguito la sua passione per l'arte, si era presto emancipata dai genitori e viveva sola vicino a Tel Aviv, dove lavorava come tatuatrice freelance, e si era fatta conoscere come influencer di Instagram. La famiglia invece stava a circa 80 km dalla Striscia di Gaza.
Shani, curiosa e aiutata da una famiglia che l’ha sempre spinta a valorizzare la sua creatività, aveva sperimentato varie tecniche, passando dalla pittura alla scultura, ma alla fine aveva scelto il tatuaggio. Iniziò la sua carriera lavorando come apprendista per il famoso tatuatore Klaus März, migliorando così le sue abilità e la sua passione per i tatuaggi artistici, e diventando molto ricercata da clienti ed esperti, affascinati dai motivi surrealistici che dipingeva sulla pelle, dai dettagli e dalla narrazione del suo tratto.
Quel maledetto rave troppo vicino alla Striscia
Il suo amore per la musica, e per quel mondo alternativo e pieno di creatività, l'aveva portata il 7 ottobre al rave party "Supernova Festival", organizzato nel deserto del Neghev per celebrare la Natura nella festa ebraica del Sukkot, non molto distante dal kibbutz Reim, e troppo vicino alla Striscia. Qui i sogni della 22enne Shani sono stati spenti dai terroristi di Hamas, che non solo l'hanno rapita quando era già gravemente ferita, ma l’hanno torturata e fatta sfilare come trofeo per le strade di Gaza. Il presidente israeliano Yitzchak Herzog, in un'intervista, ha sfogato la sua rabbia, condividendo l'atroce destino della giovane, l'orrore nell'orrore: "Questi animali le hanno tagliato la testa", ha detto alla Bild. Una tragica conferma: "Sono davvero spiacente di riferire che ora abbiamo ricevuto la notizia che Shani Nicole Louk è stata confermata assassinata e morta. Il suo cranio è stato ritrovato", ha detto Herzog, aggiungendo: "Ciò significa che questi animali barbari e sadici le hanno semplicemente tagliato la testa mentre attaccavano, torturavano e uccidevano gli israeliani. È una grande tragedia e porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia". Quindi il presidente ha concluso: "Quello che abbiamo visto al confine tra Gaza e Israele va ben oltre un pogrom. Abbiamo visto un mattatoio".