Dacca, 19 luglio 2024 – Occupata e incendiata la la sede della televisione di Stato, quasi interamente fuori uso la rete internet, 32 morti, tra cui un giornalista e oltre 700 feriti. È il bilancio dei violenti scontri tra polizia e studenti manifestanti in Bangladesh. Gli scontri si sono registrati in 26 dei 64 distretti del Paese. Le proteste studentesche contro le norme sull'assunzione del servizio civile, hanno causato finora 50 morti, di questi 32 sono rimasti uccisi solo oggi. "Abbiamo cinque corpi qui. Sono stati uccisi oggi", ha detto Bacchu Mia del Dhaka Medical College Hospital, confermando altri 45 decessi dall'inizio dei disordini.
Incendiata la tv di stato
Centinaia di manifestanti hanno superato la polizia antisommossa che ha sparato loro con proiettili di gomma e hanno inseguito i poliziotti che si sono rifugiati nella sede della catena televisiva BTV a Dacca, la capitale. La folla arrabbiata ha poi dato fuoco all'edificio e a decine di auto parcheggiate all'esterno, ha detto all'AFP un funzionario BTV sotto copertura anonima. L'edificio è stato evacuato.
Proiettili di gomma e lacrimogeni contro i manifestanti
Il primo ministro Sheikh Hasina ha condannato l'"omicidio" dei manifestanti in un discorso televisivo e ha promesso che i responsabili saranno puniti indipendentemente dalla loro affiliazione politica. Ma non è bastato. La violenza si è aggravata quando la polizia ha cercato di disperdere nuovamente le manifestazioni con proiettili di gomma e granate lacrimogene.
Arrestato leader opposizione
Arrestato uno dei principali leader dell'opposizione nella capitale Dacca, ha dichiarato all'AFP il portavoce delle forze dell'ordine Faruk Hossain, si tratta di Ruhul Kabir Rizvi Ahmed, uno dei leader del Partito Nazionalista del Bangladesh, il principale partito di opposizione. La procura non ha fornito le motivazioni dell'arresto.