Roma, 15 marzo 2019 - Tutti in piazza per il clima. Boom di presenze al 'Fridays for future', lo sciopero salva-pianeta degli studenti per sostenere la battaglia ambientalista dell'attivista sedicenne svedese Greta Thunberg. In prima fila anche l'Italia con in testa Milano. "Siamo troppi, siamo più di centomila, chiudiamo il corteo in piazza Duomo perché in piazza Scala non ci stiamo", hanno detto gli organizzatori per spiegare il cambio di percorso. Folla anche nelle altre città: 25mila hanno sfilato a Roma, 3mila a Bologna, 10mila a Firenze e Torino, 5mila a Venezia, 15mila a Padova, 3mila a Palermo, 2mila a Cagliari, solo per citare oltre 200 piazze mobilitate. A Brescia tra i 10mila c'era anche il vescovo Pierantonio Tremolada.
Dai ghiacci alla CO2, i danni del clima che cambia
Secondo le stime complessivamente un milione di giovani ha manifestato oggi in tutto il Paese al grido di "salviamo il mondo" e "non esiste un pianeta B, non è più il tempo di aspettare". "Tanti giovani ricordano a tutti e chiedono a tutti e soprattutto alle istituzioni, di agire per difendere il clima e l'ambiente sulla terra", ha voluto sottolineare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo intervento all'Università Politecnica delle Marche.
"Una mobilitazione del genere lancia un segnale inequivocabile: siamo una generazione che chiede a gran voce di essere educata all'unico cambiamento possibile, un modello di sviluppo diverso", ha commentato Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli studenti Medi. "La lotta al cambiamento climatico non è un tema secondario, e oggi gli studenti lo hanno dimostrato. Cosa risponde il Governo? Vogliamo impegni chiari, e li vogliamo subito!", ha dichiarato Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale dell'Unione degli Universitari.
"Questa è l'ultima chiamata, siamo già in ritardo. Il valore di Co2 è il massimo registrato negli ultimi 3 milioni di anni, il pianeta è già intossicato", spiega il climatologo Luca Mercalli, che ha aderito alla manifestazione di Torino.
GRETA: "VOGLIAMO AZIONI" - "Non sono io l'inizio di questo movimento. Era già lì e serviva solo una miccia per farlo accendere", ha detto dal canto suo Greta Thunberg parlando di fronte al parlamento di Stoccolma. "Viviamo una crisi da decenni ed è stata ignorata. Se non agiamo ora - ha aggiunto la sedicenne svedese già candidata al premio Nobel per la pace - poi sarà troppo tardi".
Greta, che si detta "molto emozionata" per la giornata di oggi, ha avuto parole dure per i leader del mondo della politica e della finanza che ha incontrato a Davos. "Non stanno scalfendo neanche la superficie del problema, non so quello che stanno facendo, stanno sprecando tempo - ha detto - l'inizio sarebbe iniziare a dire le cose come stanno e quello che deve essere fatto, quanto le emissioni devono essere ridotte". Alla domanda se anche gli adulti oggi dovessero scioperare, Greta ha risposto: "Dipende da loro, se vogliono che i loro figli abbiano un futuro".
LA COMMISSIONE UE - "Vi ascoltiamo e stiamo facendo esattamente ciò che chiedete", ha intanto risposto, in un messaggio, la Commissione europea ai giovani che marciano per il clima in tutto il mondo. "Incoraggiamo i giovani che potranno votare alle prossime elezioni europee a far sì che il cambiamento climatico sia una priorità nella campagna, così come invitiamo tutti i partiti politici a definire le loro posizioni sul tema nei loro programmi elettorali", ha dichiarato una portavoce dell'esecutivo europeo.
NEL RESTO DEL MONDO - In totale sono 150 i Paesi nei quali oggi si sono svolte manifestazioni. Migliaia di studenti sono scesi in piazza a Berlino come in Slovenia e in Australia.