Mercoledì 12 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

Stati Uniti o secessione? La Groenlandia al voto

I forti venti strappano l'immagine di Nivi Rosing, candidata del partito IA in Groenlandia, dove si tengono le elezioni legislative

Urne aperte oggi in Groenlandia, l'isola più grande e più a nord del mondo, molto ricca di minerali e da qualche settimana agli onori delle cronache per essere al centro delle brame del presidente americano. Donald Trump ha più volte parlato di annessione. Anche ieri: "Siamo pronti a investire miliardi di dollari per creare posti di lavoro e farvi ricchi. E, se lo desideriamo, vi accogliamo come parte del più grande Paese del mondo, gli Stati Uniti". Il territorio è sotto la Danimarca, ma non fa parte dell'Unione Europea. E, da anni, va avanti una battaglia per l'indipendenza da Copenaghen. Moltivo per il quale le proposte del tycoon non suscitano grande entusiasmo. Il primo ministro uscente, Múte Bourup Egede, scrive su Facebook: "La Groenlandia è nostra. Non vogliamo essere né danesi, né americani". L'esito del voto è incerto. Il grande favorito è il partito secessionista Naleraq, accreditato del 17% dei voti e disposto ad ascoltare le proposte di collaborazione con gli Stati Uniti, purché non abbiano vincoli troppo stringenti. Decidere il risultato potrebbe essere i social. A causa delle condizioni meteo proibitive, infatti, la campagna elettorale è in parte virtuale.

Continua a leggere questo articolo