
Membri delle forze di sicurezza siriane pattugliano Qardaha con armi pesanti in Siria
In un clima di alta tensione sociale e politica, il governo di Damasco ha annunciato la fine delle operazioni militari nelle regioni costiere dopo l'uccisione in soli quattro giorni di più di mille civili, incluse donne e bambini, sullo sfondo di una violenza confessionale innescata da pesanti scontri tra forze governative sunnite e loro rivali alawiti fedeli all'ex regime di Assad. "Annunciamo la fine delle operazioni militari, dopo che le nostre forze sono riuscite a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati", ha detto un portavoce del ministero della difesa, da cui collabora alcune delle unità accusate da più parti di macchiate di crimini contro i civili alawiti. Parlando ai media internazionali, il leader siriano Ahmad Sharaa (al-Jolani), ha ribadito la sua intenzione di voler far luce su quanto accaduto tramite un'inchiesta governativa.