Mercoledì 12 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

Israele: "Pronti a guerra più intensa"

Una famiglia palestinese siede sulle macerie della propria casa mentre rompe il digiuno a Jabalia, nella Striscia di Gaza settentrionale, durante il mese sacro musulmano del Ramadan

La tregua a Gaza come il destino degli ostaggi ancora nella Striscia sono appesi a un filo. L'esercito israeliano, guidato dal nuovo capo di stato maggiore Eyal Zamir, è pronto a riprendere la guerra con un "piano più rapido e intenso di prima", annuncia il ministro israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich. Sebbene abbia dovuto ammettere che la ripresa dei combattimenti in questo momento "metterà a pentimento la vita dei rapiti". Non solo: a frenare le decisioni di Benjamin Netanyahu e dell'Idf c'è l'inviato di Trump, Steve Witkoff, che nelle scorse settimane ha chiesto al premier di aspettare il suo ritorno in Medio Oriente prima di qualsiasi nuovo passo a Gaza. E oggi Witkoff sembra essere atteso a Riad, domani a Doha. Dove arriverà il team negoziale israeliano per colloqui indiretti con Hamas proprio sulla base delle linee guida dell'inviato Usa. 

Continua a leggere questo articolo