Che qualcosa non andasse esattamente come previsto, lo si è capito il 7 ottobre 2006, giorno del 54esimo compleanno di Putin. Anna Politkovskaya, giornalista del quotidiano Novaya Gazeta, viene uccisa nell’ascensore del suo condominio a Mosca.
L’omicidio viene attribuito agli uomini di Ramazan Kadirov, il presidente ceceno. Ma il dito degli osservatori viene puntato contro il Cremlino. Politkovskaya, oltre alle aberrazioni durante le due guerre in Cecenia, aveva scoperchiato per la prima volta il sistema para-mafioso e corrotto che teneva in piedi il ‘sistema-Putin’.