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L'esercito israeliano interviene nella città di Safed dopo l'attacco di Hezbollah (Ansa)
Gli Hezbollah sono nati nel 1985. Alla fine della guerra civile libanese hanno rifiutato di deporre le armi e si sono impegnati alla lotta armata fino alla fine dell’occupazione israeliana cominciata nel 1982 per stroncare la guerriglia dei palestinesi che si erano rifugiati nel Paese dei cedri. Israele si è ritirata nel 2000, ma non ha abbandonato il controllo della regione delle fattorie di Sheb’a, fornendo a Hezbollah il pretesto per non disarmare i suoi uomini. Il 12 luglio 2006 Hezbollah ha lanciato un attacco con razzi verso posizioni militari israeliane vicino alla costa e nei pressi del villaggio di confine di Zar’it e della città israeliana di Shlomi. I miliziani del Partito di Dio hanno colpito due mezzi corazzati Humvee che stavano pattugliando il lato israeliano del confine israelo-libanese, vicino a Zar'it, uccidendo tre soldati, ferendone due e catturandone altri due. Il primo israeliano Ehud Olmert ha definito l’azione un "atto di guerra" e ha promesso una "risposta molto dolorosa e a largo raggio". Il 14 agosto del 2006 gli Hezbollah e Israele hanno concordato un cessate il fuoco.