Di certo le bombe che hanno distrutto il quartier generale di Hezbollah e l’hanno decapitata sono stati metaforicamente un evento sismico su scala regionale che avrà effetti duraturi. Improbabile al momento una guerra aperta con l’Iran, a causa della disparità di forze e del realismo della nuova leadership a Teheran, Israele potrebbe vincere la su scommessa. Ma per ora e probabilmente per settimane gli attacchi aerei contro Hezbollah continueranno, fino a che dal Libano qualcuno farà sapere ai mediatori che è ora di parlare per aprire una nuova fase che venga incontro al diktat di Netanyahu salvando in qualche modo la faccia (impresa non facile) e comunque il potere locale a Hezbollah. E se andrà così, possibile anche se non scontato, sarà “pax israeliana”. Questo tra l’altro rafforzerebbe grandemente Netanyahu trasformandolo da predestinato a una sconfitta politica alla prossime elezioni in un candidato di destra credibile per aver finalmente sconfitto Hamas e Hezbollah, e che se la può giocare. Si può quindi dire che la morte di Nasrallah rischia di resuscitare Netanyahu.
EsteriNasrallah ucciso, cosa succede adesso. Le mosse dell'Iran e la 'resurrezione' di Netanyahu