Secondo Pavel Podvig, analista presso l'Institute for Disarmament Research dell'Onu (Unidir) a Ginevra, in realtà l'Oreshnik sarebbe un missile RS-26, una vecchia arma messa in pensione da Mosca nel 2018, e il fatto che sia rispuntato significa che la Russia ne ha mantenuti nei magazzini per quasi dieci anni. Ma Podving ha sottolineato che la gittata media non è un indizio, infatti la maggior parte degli ICBM russi in servizio è in grado di colpire anche a una distanza 'ridotta' come gli 800 chilometri che separano il poligono di Kapustin Yar, la regione di Astrakhan, dalla città ucraina. E quindi quel missile potrebbe essere anche un Topol-M o un Yars, Icbm in servizio.
EsteriIl missile balistico ipersonico Oreshnik, la 'novità' di Putin