I Territori palestinesi occupati ribollono ben prima del 7 ottobre. Il 2023 è l'anno più letale dal 2005, con almeno 507 palestinesi uccisi, tra cui almeno 81 bambini. La situazione è andata deteriorandosi con il crescere degli attacchi dei coloni, che oltre alla sponda politica rappresentata dall'estrema destra al governo, hanno visto la guerra a Gaza come un'opportunità per apportare cambiamenti radicali in Cisgiordania. Le zone colpite in particolare sono le colline meridionali di Hebron e la valle del Giordano settentrionale. Secondo un rapporto dell'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) uscito a dicembre 2023, la situazione ha subito un "rapido deterioramento" dei diritti umani. Alle violenze dei coloni, si sommano le operazioni anti-terrorismo dell'Idf, in particolare nel nord della Cisgiordania, a Jenin, Nablus e Tulkarem. Secondo l'Onu, 622 palestinesi, tra cui membri di gruppi armati e civili, sono stati uccisi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, tra il 7 ottobre e fine agosto. Almeno 602 sono stati uccisi dalle forze israeliane, di cui 126 in attacchi aerei, e 11 da coloni israeliani. Tra i 6mila e i 7mila palestinesi sono stati arrestati, circa la meta' sottoposti a detenzione amministrativa. Sono aumentati anche gli attentati palestinesi, con almeno 18 morti israeliani fino ad agosto. Le ultime vittime sono i sette morti nell'attacco a Giaffa il 27 settembre pochi minuti prima dell'attacco missilistico iraniano.
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