Mercoledì 9 Ottobre 2024

Il caso di Erik e Lyle Menendez

I due sono in carcere, condannati all'ergastolo, per aver ucciso i propri genitori nel 1989

US-MENENDEZ BROTHERS

(FILES) Erik (L) and Lyle (R) Menendez converse in the courtroom during a hearing in Los Angeles, in this 02 February 1995 file picture. They are accused of murdering their parents in 1989. (Photo by KIM KULISH / AFP FILES / AFP)

Nella tarda serata del 20 agosto del 1989, Lyle e Erik Menendez entrano nel salotto della loro casa, a Beverly Hills, con due fucili e sparano più volte ai propri genitori, Josè e Marie Louise Menendez, che stavano guardando la televisione sul divano. Dopo il delitto, i due giovani vanno al cinema e al rientro in casa chiamano il 911, dicendo di aver trovato il padre e la madre morti in casa. 

La polizia segue inizialmente una pista di stampo mafioso, ma pochi mesi dopo il delitto il più giovane dei fratelli, Erik, confessa l'omicidio al suo psiologo, Jerome Oziel. Il medico, a sua volta, ne parla con la sua amante, Judalon Smith, che si rivolge agli inquirenti. Erik e Lyle vengono arrestati

I procuratori di Los Angeles accusano i due giovani di aver ucciso i proprio genitori per mettere le mani sull'eredità. Lyle e Erik vengono processati separatamente e i procedimenti legali sono seguitissimi in televisione: lo scalpore del caso è dato non solo dalla violenza che caratterizza la vicenda, ma anche dal fatto che si tratta di giovani di buona famiglia

Il team di avvocati dei due imputati mantiene la linea della legittima difesa: i due avrebbero subito abusi da parte del padre e temevano per la propria incolumità. Per questo avevano deciso di uccidere i genitori. I fratelli Menendez dichiarano che Josè aveva cominciato ad abusare di entrambi fin da bambini e le accuse vengono confermate da alcune testimonianze, che sostengono anche che Marie Louise fosse a conoscenza degli abusi ma avesse deciso di coprirli. 

Al termine del processo, le giurie non riescono ad emanare un verdetto concorde e vengono quindi ordinati due nuovi processi. In questi, le testimonianze riguardanti i presunti abusi vengono limitate. Nel 1996 Lyle ed Erik Menendez vengono condannati all’ergastolo per omicidio premeditato, senza possibilità di libertà condizionale. 

Oggi i due hanno 56 e 53 anni e si trovano entrambi nel carcere di San Diego. 

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