Il volo 175 della American Airlines si schianta contro la Torre Sud del World Trade Center di New York
L'11 settembre 2001 è la data che cambia il mondo per sempre. Ventitré anni fa gli Stati Uniti d'America si risvegliano sotto attacco. Era martedì, diciannove dirottatori dell'organizzazione terroristica Al Qaeda guidata da Osama Bin Laden prendono il comando di quattro aerei di linea in viaggio verso la California (tre diretti a Los Angeles e uno a San Francisco), decollati dagli aeroporti Logan di Boston, Newark e Washington-Dulles.
Alle 8.46 il volo American Airlines 11 si schianta contro la Torre Nord del World Trade Center di New York. Passano una manciata di minuti: alle 9.03 il volo United Airlines 175 impatta contro la Torre Sud. È l'inizio dell'incubo. Un terzo aereo, l'American Airlines 77, finisce contro la facciata ovest del Pentagono, nella Contea di Arlington, in Virginia, alle 9.37, mentre un quarto velivolo (lo United Airlines 93) - probabilmente diretto contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington - manca l'obiettivo a causa dell'eroica rivolta dei passeggeri e precipita in un campo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania, alle 10.03. Le televisioni americane trasmettono gli attentati in diretta e le immagini sconvolgono il mondo intero. Da quel terribile giorno parte la guerra al terrorismo guidata dagli Usa, con le operazioni militari in Afghanistan e Iraq: la guerra in Afghanistan è stata inoltre la più lunga mai combattuta dagli Stati Uniti.