Parigi, 7 dicembre 2024 – Le scarpe di Volodymyr Zelensky a Notre Dame, nelle foto alla fine dell’incontro trilaterale con il presidente Usa eletto Donald Trump e il padrone di casa Emmanuel Macron – colpo di scena, nessuno sapeva, “è stato proficuo”, ha scritto Zelensky sui social –ripropongono l’immagine che ‘Volo’ ha dato fin dall’inizio della guerra in Ucraina.
La divisa di ‘Volo’ Zelensky
Un abbigliamento stile ‘militare’, d’emergenza, che si ripete in tutti i consessi internazionali, anche in quelli più esclusivi, a partire da Buckingham Palace. Oggi a Notre Dame il presidente ucraino indossava scarponcini chiari abbinati a pantaloni e maglia neri, sopra un giaccone scuro. Accanto a lui Macron e Trump, in stile ineccepibile da cerimonia. Solito contrasto.
Quella ‘divisa’ ufficiale Zelensky l’aveva sfoggiata da presidente eletto, per il suo primo viaggio in Gran Bretagna. Ma con l’inizio del conflitto è cambiato tutto. C’è stato un rovesciamento della prospettiva, anche nell’immagine.
Così il presidente ucraino indossava una felpa militare e pantaloni cargo quando ha incontrato Carlo d’Inghilterra, nel febbraio 2023. E quella è in qualche modo la sua uniforme dall’inizio dell’invasione russa.
Uno stile di comunicazione
Il fenomeno è stato studiato dagli esperti di comunicazione e non sono mancate critiche. Un sito ucraino specializzato in abbigliamento militare cita spesso questo o quel capo d’abbigliamento del presidente, eletto in qualche modo a ‘testimonial’ d’eccezione.
La felpa kaki messa all’asta a Londra
A maggio 2022 fece parlare i giornali di mezzo mondo la felpa kaki di Zelensky, che venne messa all’asta a Londra da Christie’s per beneficenza, battitore l’allora premier Boris Johnson. L’asta raccolse l’equivalente di 105mila euro, prezzo doppio rispetto al ‘valore’ iniziale del capo d’abbigliamento.
In verde militare al G7 in Puglia
E anche al G7 in Puglia, a Borgo Egnazia, a giugno, le foto immortalano Zelensky nella sua ‘tenuta’ verde militare, accanto alla premier Giorgia Meloni in rosa. Come a ricordare ogni volta la guerra, anche agli occhi dei grandi del mondo.