Roma, 3 giugno 2022 - Il Consiglio Ue ha adottato formalmente il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Gli atti normativi in materia saranno presto pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. Come annunciato, la Ue ha deciso di vietare l'acquisto, l'importazione o il trasferimento di petrolio greggio e determinati prodotti petroliferi dalla Russia nella Ue. L'eliminazione graduale del petrolio russo richiederà da 6 mesi per il petrolio greggio a 8 mesi per altri prodotti petroliferi raffinati. È prevista un'eccezione temporanea per le importazioni di greggio tramite oleodotto in quegli Stati membri che, a causa della loro situazione geografica, soffrono di una specifica dipendenza dalle forniture russe e non hanno alternative valide. Si tratta di Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. Bulgaria e Croazia beneficeranno di deroghe temporanee riguardanti rispettivamente l'importazione di petrolio greggio russo e di gasolio sotto vuoto (è un tipo di carburante per jet, petrolio greggio distillato e poi condensato in un liquido). La durata delle eccezioni dovrà essere stabilita dal Consiglio Europeo successivamente.
Ma quali sono le sanzioni alla Russia? Nell'elenco viene anche esteso il divieto esistente sulla fornitura di servizi di messaggistica finanziaria specializzata Swift a tre ulteriori istituti di credito russi - la più grande banca russa Sberbank, la Banca di credito di Mosca e la Banca agricola russa - e la Banca bielorussa per lo sviluppo e la ricostruzione.
Per quanto riguarda il petrolio, il blocco delle importazioni via mare riguarda due terzi del totale delle importazioni della Ue dalla Russia di questa materia prima. Tenendo conto che Germania e Polonia si sono impegnate a non beneficiare dell'eccezione che riguarda l'importazione via terra, il blocco riguarderà entro fine anno il 93% delle importazioni di petrolio russo, secondo dati della Commissione Europea.
La Ue sospende anche le attività di trasmissione nell'Unione di altri tre media statali russi: Rossiya RTR/RTR Planeta, Rossiya 24 / Russia 24 e TV Center International. Queste strutture, indica il Consiglio, "sono state utilizzate dal governo russo come strumenti per manipolare le informazioni e promuovere la disinformazione sull'invasione dell'Ucraina, compresa la propaganda, con l'obiettivo di destabilizzare i paesi vicini alla Russia, la Ue e i suoi Stati membri". In linea con la Carta dei diritti fondamentali, queste misure non impediranno ai media e al loro personale di svolgere nella Ue attività diverse dalla radiodiffusione, ad esempio ricerche e interviste.
È stato inoltre ampliato l'elenco delle persone ed entità interessate da restrizioni all'esportazione di beni e tecnologie a duplice uso. Tali aggiunte all'elenco includono entità sia russe che bielorusse. Sono 65 le personalità e 18 le entità russe colpite dal sesto pacchetto. Tra le personalità figurano Alina Kabaeva, compagna di Vladimir Putin, il generale Mikhail Mizintsev, noto come 'il macellaio di Mariupol' e il colonnello Azatbek Omurbekov, noto come 'il macellaio di Bucha'.
Viene steso anche l'elenco di beni e tecnologie che possono contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza russo. Ciò includerà 80 sostanze chimiche che possono essere utilizzate per produrre armi chimiche. La Ue vieta la fornitura di servizi di contabilità, pubbliche relazioni e consulenza, nonché servizi 'cloud' alla Russia.
Tolto dalla lista delle persone sanzionate il Patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill, a causa del no ungherese, vengono colpiti altri responsabili delle atrocità commesse dalle truppe russe a Bucha e Mariupol, personalità che sostengono la guerra, importanti uomini d'affari e familiari di oligarchi quotati e funzionari del Cremlino. Oltre a società che lavorano nella Difesa e un'organizzazione finanziaria.