Rangoon, 25 giugno 2015 - Aung San Suu Kyi non potrà candidarsi alla presidenza della Birmania in quanto madre di figli stranieri, britannici come l'uomo di cui è rimasta vedova. Il parlamento ha infatti votato contro l'emendamento alla costituzione che le avrebbe permesso di correre alle elezioni previste per la fine di quest'anno. Il partito della 'Signora', la Lega Nazionale per la democrazia (Nld) parte da favorito dopo il trionfo nelle suppletive del 2012. Nella seduta di oggi, giunta al termine di tre giorni di dibattito in aula, il Parlamento ha anche respinto la proposta di far scendere al 70% la maggioranza di voti necessaria per emendare la Costituzione, dall'attuale 75%. Dato che l'esercito ha diritto al 25% dei seggi, la bocciatura mantiene in sostanza il potere di veto dei militari verso qualsiasi modifica della Carta.
EsteriBirmania, San Suu Kii non può candidarsi. Bocciata la riforma della costituzione