Roma, 8 maggio 2024 - "Mi turba che dopo Macron anche Monti oggi parli dell'invio di soldati italiani a combattere in Ucraina. Questi vanno curati - chi la pensa così e lo dice come se fosse una cosa normale - vale per Macron e per Monti, sono pericolosi". Così il vicepremier, Matteo Salvini, a margine di un convegno. "Parlare di soldati italiani che potranno andare a combattere e morire in Ucraina lo ritengo una cosa gravissima. Ieri Putin ha invitato al dialogo e io spero che il 2024 sia l'anno della pace", ha aggiunto Salvini. "Se Monti e Macron hanno tanta voglia di combattere, vadano in Ucraina. Io sono disponibile a ricostruire porti, ferrovie, strade, scuole e ospedali". E ancora: "Quando qualche italiano parla facilmente di guerra e soldati che combattono e muoiono fuori dai confini", ha concluso il vicepremier, "secondo me c'è dietro un problema".
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Le parole di Mario Monti
L’ex premier italiano ha parlato del conflitto questa mattina a Radio24. "Io credo che a un certo punto potrà essere necessario" mandare truppe di terra in Ucraina, ha detto. Ma, "io credo" anche "che, più che mandare uomini a combattere là, come dice Macron, serva intensificare ulteriormente il sostegno finanziario e con armamenti". Ma ha puntualizzato: "Se pensiamo che la Russia possa davvero andare anche più ad occidente dell'Ucraina, se queste sono le sue intenzioni, è chiaro che va fermata", ha aggiunto.
La Lega invita l’ambasciatore a riferire alla Camera
E questa mattina la Lega ha invitato l’ambasciatore francese a riferire alla Camera sulle parole di Macron. "L'invio diretto di truppe Ue nel conflitto in Ucraina sarebbe una follia, la Lega è completamente contro questa ipotesi", ha detto il deputato della Lega Alessandro Giglio Vigna parlando in Aula alla Camera. Vigna ha riferito che in qualità di presidente della commissione Politiche Ue "ho invitato l'ambasciatore di Francia a venire a conferire davanti alla commissione che presiedo" su questo, "il Parlamento non ha potere di convoca è un invito ma ritengo che l'ambasciatore francese debba chiarire, precisare ed eventualmente smorzare le parole" di Macron.
Tajani: non commento Salvini
"Non devo commentare nulla" in merito alle parole del vicepremier Matteo Salvini contro il presidente francese Emmanuel Macron, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Noi non manderemo nessun militare italiano in Ucraina. Ho appena terminato una riunione con tutti i nostri ambasciatori nelle aree di crisi - Ucraina, Medio Oriente e Mar Rosso - e ho ribadito a tutti qual è la nostra posizione: in difesa dell'indipendenza dell'Ucraina ma non siamo in guerra con la Russia e le armi che abbiamo non devono essere usate al di là del confine ucraino. La nostra posizione è molto chiara".
Il segretario Nato
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, all’Ansa, oggi ha puntualizzato: "La Nato non ha intenzione di schierare forze in Ucraina. Quando ho visitato l'Ucraina la scorsa settimana gli ucraini non hanno chiesto truppe Nato, quello che hanno chiesto è più supporto".