Beirut, 11 dicembre 2018 - "Preoccupazione" e "imbarazzo" trapelano dal ministero della Difesa per le parole di Matteo Salvini che in un tweet definisce "terroristi islamici" gli uomini di Hezbollah, organizzazione politica libanese con un'ala para-militare, autodefinita 'Resistenza Islamica'. Il ministro attualmente si trova in Israele per una visita istituzionale.
"Chi vuole la pace, sostiene il diritto all'esistenza ed alla sicurezza di Israele - scrive il vicepremier -. Sono appena stato ai confini nord col Libano, dove i terroristi islamici di Hezbollah scavano tunnel e armano missili per attaccare il baluardo della democrazia in questa regione". Dichiarazioni che non sono piaciute ai funzionari di via XX Settembre: "Mettono in evidente difficoltà i nostri uomini impegnati proprio a Sud nella missione Unifil, lungo la blue line. Il nostro ruolo super partes, vicini a Israele e al popolo libanese, è sempre stato riconosciuto nell'area. Tra l'altro l'Onu la sua parte la sta già facendo, c'è una missione, si chiama Unifil, da oltre 12 anni, e il comando è oggi sotto la guida italiana per la quarta volta".
Chi vuole la pace, sostiene il diritto all'esistenza ed alla sicurezza di Israele. Sono appena stato ai confini nord col Libano, dove i terroristi islamici di Hezbollah scavano tunnel e armano missili per attaccare il baluardo della democrazia in questa regione. pic.twitter.com/ECQMyu4VK1
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 11 dicembre 2018
DI MAIO CON LA DIFESA - Laconico ma incisivo Luigi Di Maio, interpellato dai giornalisti sulla questione. "La Difesa ha già detto tutto - commenta l'altro vicepremier - io mando un abbraccio ai militari che sono lì e dico loro di tenere duro e andare avanti. L'Unifil è una delle missioni di di pace più importanti del mondo. Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre citato quella missione di pace come un vero modello super partes".
Pronta la replica del ministro dell'Interno: "Non capisco lo stupore per la definizione di Hezbollah come terroristi islamici. Se si scavano tunnel sotterranei a decine di metri che sconfinano nel territorio israeliano, non penso si faccia per andare a fare la spesa".
L'Italia attualmente guida la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite, nata nel 1978 e il cui mandato è stato rinnovato nel 1982, in seguito all'invasione israeliana del Libano, nel 2000 dopo il ritiro delle truppe israeliane dal Libano e più recentemente in occasione di una nuova azione israeliana in Libano del 2006.
Altre foto dal confine nord di Israele. #SalviniIsraele pic.twitter.com/31F6yuFaC7
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 11 dicembre 2018