Las Palmas, 3 febbraio 2025 – Ha confessato il ragazzo fermato nella notte di sabato a Lanzarote per l’aggressione a Salvatore Sinagra, il 30enne di Favignana, finito in coma dopo essere stato pestato fuori da un bar lo scorso 26 gennaio. Secondo quanto riferiscono i legali della famiglia della vittima, il 25enne delle Canarie, con precedenti penali, avrebbe ammesso durante l’interrogatorio di oggi di aver aggredito Sinagra e di averlo fatto sotto l’effetto di cocaina. L’alta Colte di giustizia della isole Canarie (Tsjc) ha convalidato l’arresto e deciso per la custodia cautelare in carcere, senza cauzione. E’ indagato per “lesioni gravi”.
"La cosa più grave è che non c'è un movente – dice l’avvocata Donatella Buscaino – E' il gesto di un balordo che ha deciso di aggredire Salvatore senza alcuna ragione. I due non si conoscevano prima". Il 25enne “h aconfessato dicendo che era sotto effetto di cocaina. Ha precedenti per violenza domestica e oltraggio a pubblico ufficiale”. Decisivi per la risoluzione del caso sono state le testimonianze di tre persone. Una in particolare averebbe assistito al pestaggio e riconosciuto il ragazzo arrestato.
Non ci sono aggiornamenti sulle condizioni di Sinagra, che a Lanzarote gestisce un locale. Il giovane è tenuto in coma farmacologico all’ospedale di Gran Canaria, dopo l’intervento chirurgico alla testa che ha rimosso un esteso ematoma. Il padre Andrea, che da Favignana che una settimana fa ha preso un aereo per Las Palmas, per seguire il figlio, giorni fa diceva che la vita di Salvatore era appesa a un filo. E' passato un po’ di tempo e in questi casi ‘nessuna nuova è buona nuova’: Sinagra è molto grave ma stabile. “Forza vita mia”, ha scritto stamani in un post il pescatore siciliano, pubblicando una foto del figlio sorridente. Sui social è apparso anche il messaggio del fratello Vito, pure lui volato a Gran Canaria. Ringraziando per i massaggi d’affetto dà appuntamento in piazza Madrice a Favignana, giovedì 6 febbraio alle 18, per una fiaccolata: un modo per riunire la comunità delle Egadi e far sentire simbolicamente la vicinanza al fratello.
Quanto successo nella notte dell'aggressione è ancora tutto da ricostruire. Secondo le testimonianze del proprietario del bar di Playa del Carmen, tra le più note località turistiche dell’isola, Sinagra sarebbe stato picchiato dopo una discussione nata mentre Salvatore e gli amici giocavano a calcio balilla. Una volta fuori per fumare, il 30enne sarebbe stato raggiunto e preso a botte. Il gestore del locale, citato da La Voz de Lanzarote smentisce che sia stata usata una spranga o un tirapugni per colpire Sinagra alla testa.