Giovedì 12 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

“Dobbiamo passare a una mentalità di guerra”. L’avvertimento del segretario Nato

“Il pericolo viene verso di noi velocemente, quello che è successo in Ucraina può accadere qui”

Il segretario generale della Nato, Mark Rutte (foto Imagoeconomica)

Il segretario generale della Nato, Mark Rutte (foto Imagoeconomica)

Bruxelles, 12 dicembre 2024 - "Non siamo in guerra ma non siamo nemmeno in pace. Non ci sono minacce imminenti agli alleati della Nato: la nostra deterrenza al momento va bene ma mi preoccupo per il futuro, non siamo pronti per quello che può accadere fra 4-5 anni". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte all'evento del Carnegie Europe a Bruxelles. "Il pericolo viene verso di noi velocemente, quello che è successo in Ucraina può accadere qui: possiamo prevenire una guerra sul territorio della Nato ma dobbiamo passare ad una mentalità di guerra".

"Un decennio fa – ha detto ancora Rutte –, gli alleati concordarono che era giunto il momento di investire nella difesa. Ancora una volta, il parametro di riferimento è stato fissato al 2% entro il 2033. Gli Alleati della Nato hanno concordato di investire almeno il 2%, ma posso dirlo chiaramente: servirà molto più del 2%. So che spendere di più per la difesa significa spendere meno per altre priorità, ma si tratta solo di un piccolo sforzo in più".

"I Paesi europei destinano facilmente fino a un quarto delle loro entrate a pensioni, sanità e sistemi di sicurezza sociale. Ci serve solo una piccola frazione di quel denaro per rafforzare molto le nostre difese e servire al meglio il nostro popolo. Dare priorità alla difesa richiede leadership politica. Può essere difficile e rischioso nel breve termine, ma è assolutamente essenziale nel mondo attuale. Alcuni non lo dicono, pensano che una difesa forte non sia la strada per la pace. Beh, si sbagliano, perché senza una difesa forte non c'è sicurezza, e senza sicurezza non c'è libertà per i nostri figli, né per noi come genitori, niente scuole, niente ospedali, niente aziende, niente", ha aggiunto Rutte.

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