Martedì 19 Novembre 2024
alessandro farruggia
Esteri

Crisi Russia-Ucraina, Mosca sequestra tre navi. Usa: condotta illegale

Escalation senza precedenti, da Nato e Ue sostegno a Kiev. Lavrov: "L'Occidente faccia calmare l'Ucraina". Poroshenko: "Aggressione russa". Firmato decreto per introdurre legge marziale

Una nave sotto il ponte di Kerch blocca il passaggio allo stretto (Ansa)

Una nave sotto il ponte di Kerch blocca il passaggio allo stretto (Ansa)

Alessandro Farruggia

Kiev, 26 novembre 2018 - Scontro tra la marina militare russa e ucraina nella stretto di Kerch, il braccio di mare tra la Crimea occupata da Mosca e la costa russa.

Tre imbarcazioni militari ucraine _ le motovedette Berdyansk e Nikopol e il rimorchiatore Yany Kapu _ dirette dal Mar Nero a Mariupol, porto ucraino del mare d'Azov, sono state fermate oggi da 5 imbarcazioni del servizio di frontiere dell'FSB russo, il servizio di intelligence che ha preso il posto del KGB. I russi hanno negato via radio il passaggio libero, chiedendo di scortare le navi ucraine, che attorno alle 7 del  mattino hanno tentato di forzare il blocco. I russi hanno allora speronato il rimorchiatore, danneggiandolo, e hanno tentato di fare le stesso con le due motovedette che, più agili, hanno evitato il contatto. Una delle navi russe ha allora aperto il fuoco con la mitragliera verso la Berdiansk, facendo tre feriti seri _ Andrii Eider, Vasil Soroka e Andrii Artemenko _ e tre lievi. Le navi ucraine a quel punto ha scelto di non rispondere al fuoco e si sono arrese. Sono state scortate nel porto di Kerch dove i 23 uomini di equipaggio sono stati arrestati. "Le imbarcazioni ucraine _ ha detto Antony Lozovoy della direzionbe per la crimea del FSB _ che hanno violato il confine russo avevano gia cercato di svolgere attività illegali in acque russe alle 19 di domenica e non hanno risposto alle legittime richieste delle imbarcazioini russe della Guardia Costiera che le invitavano a fermarsi".   Secondo il capo si stato maggiore ucraino, Viktor Muzheko, la battaglia navale avrebbe potuto avere un esito ben peggiore perchè un caccia russo SU 30 avrebbe sparato due razzi contro le motovedette ucraine, senza colpirle

La linea russa è: le navi ucraine hanno violato la legge internazionale. "La Russia ha agito in stretta conformità con la legge, sia la legge internazionale che quella nazionale: stiamo parlando dell'invasione delle acque territoriali della Federazione Russa da parte di navi da guerra straniere", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, E' un  fatto è che queste navi da guerra straniere sono entrate nelle acque territoriali della Russia, non rispondendo alle richieste delle nostre guardie di frontiera, non hanno risposto all'offerta espressa di utilizzare servizi di pilotaggio, e così via. Pertanto, tutte le azioni sono state prese in stretta conformità con la legge". Il ministro degli Esteri Lavrov ha rincarato la dose. "E' stata una provocazione a danno della Russia  _ ha detto _ e ora chiediamo agli alleati occidentali di Kiev di intervenire e dare una calmata alla autorità ucraine, che vogliono mettere a segno punti politici prima delle elezioni presidenziali in Ucraina: si rischia il punto di non ritorno». 

Ma gli ucraini contestano radicalmente la tesi russa. "Conformemente agli articoli 17, 38 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare e all'articolo 2 del trattato tra Ucraina e Federazione russa sulla cooperazione nell'uso del mare di Azov e dello Stretto di Kerch _ ha replicato la marina ucraina _  le navi da guerra ucraine godono della libertà di navigazione nello Stretto di Kerch e Mar d'Azov, il che significa che possono effettuare il passaggio attraverso lo stretto di Kerch in qualsiasi momento, in base alla sicurezza della navigazione".  "Attaccando delle motovedette militari ucraine, la Russia ha lanciato una nuova fase della sua aggressione", ha dichiarato il presidente ucraino Petro  Poroshenko in un discorso alla nazione, trasmesso alla televisione, denunciando "la arrogante partecipazione delle truppe regolari russe a questo attacco". "Le informazioni dei servizi di intelligence parlano di una minaccia estremamente elevata di una operazione terrestre contro l'Ucraina", ha sostenuto il capo dello Stato per spiegare la necessità di introdurre la legge marziale nel Paese per 30 giorni a partire da giovedì. Il presidente ha chiesto alle autorità russe di "liberare e trasferire immediatamente" i marinai "detenuti illegalmente" e le imbarcazioni in Ucraina e di "garantire la de-scalation nel Mare di Azov".

Mosca ha reagito all'incidente nello stretto di Kerch con un'offensiva diplomatica convocando al ministero degli Esteri l'incaricato d'affari ad interim ucraino e chiedendo _ al pari dell'Ucraina _ una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. A New York il rappresentante russo ha ribadito la linea dettata dal Cremlino, ricordando che le navi ucraine sono entrate illegalmente nelle acque russe «in violazione della carta Onu e delle leggi internazionali».

Speculari le accuse degli ucraini ai russi. ''E' stato palesemente violato il diritto internazionale. E secondo dati di intelligence disponibili, c'è una chiara minaccia di invasione delle città di Mariupol e Berdyansk" ha affermatoVolodymyr Yelchenko, rappresentante permanente dell'Ucraina all'Onu, intervenendo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. "E' stata una provocazione deliberata", dice Yelchenko, evidenziando che l'Ucraina "vuole risolvere la situazione con mezzi politici e diplomatici, ma allo stesso siamo pronti ad utilizzare ogni mezzo per difenderci".

America, Unione Europea e Nato si sono schierati con l'Ucraina. «In nome della pace e della sicurezza internazionali _ ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu Nikky Haley _ la Russia deve immediatamente cessare la sua condotta illegale e rispettare i diritti e la libertà di navigazione di tutti gli stati". "Questo _ ha aggiunto _ non è il modo di agire di una nazione civile e rispettosa della legge. Impedire il transito legale delle navi ucraine attraverso lo stretto di Kerch è una violazione del diritto internazionale". Dura anche l'Ue. "Condanno l'uso della forza da parte della Russia nel Mare di Azov. Le autorita' russe devono riconsegnare l'equipaggio ucraino, insieme alle loro navi, ed evitare ulteriori scontri. L' Europa sostiene in modo compatto l' Ucraina" ha scritto su  Twitter Donald Tusk, il presidente del Consiglio Europeo,

In una telefonata con il presidente ucraino Petro Poroshenko, anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha espresso "il totale sostegno all'integrita' e sovranita' territoriale dell' Ucraina, incluso il pieno diritto alla navigazione nelle sue acque territoriali secondo le leggi internazionali". "Non c'è alcuna giustificazione - continua Stoltenberg - all'uso della forza militare contro navi ucraine e contro il personale di bordo. Facciamo appello alla Russia affinché rilasci mmediatamente i marinai ucraini e le navi che ha catturato ieri. Esortiamo alla calma e alla moderazione. Ma la Russia deve comprendere che le sue azioni avranno delle conseguenze". Probabile un aumento della presenza militare delle navi Nato nel Mar Nero, mebntra già oggi si segnala in zona la presenza di aerei da ricognizione americani.