Roma, 29 ottobre 2024 - Vladimir Putin in persona ha supervisionato oggi le esercitazioni "di deterrenza strategica" dell'esercito russo che hanno simulato "un massiccio attacco nucleare con forze offensive strategiche in risposta a un attacco nucleare nemico", ha dichiarato il ministro della Difesa russo Andrei Belousov, illustrando le operazioni allo zar.
Putin come Kim, dirige le esercitazioni
Putin, puro stile Kim Jong-un, ha osservato e "diretto", seppure da remoto, le esercitate di lancio di missili balistici e da crociera, riporta la Tass. Il ministero ha confermato il lancio di un missile balistico intercontinentale Yars dal cosmodromo di Plesetsk in direzione del poligono di addestramento di Kura, in Kamchatka. Lanciati dal sottomarino nucleare strategico Novomoskovsk, che si trova nel Mare di Barents, e dal sottomarino nucleare Knyaz Oleg, in navigazione nel Mare di Okhotske, i missili balistici Sineva e Bulava. Infine missili da crociera sganciati da aerei a lungo raggio come i Tupolev Tu-95MS. E neanche a dirlo: "Tutti i missili hanno raggiunto i loro obiettivi", ha sottolineato il ministero russo.
La prova di forza del ministero della Difesa russo
Ma le esercitazioni servono anche perché sono una prova di forza, e il ministero della Difesa russo non ha tardato a diffondere il video delle forze di deterrenza strategica in azione. Tre i filmati divulgati dal Cremlino: il lancio dalla base di Plesetsk del missile balistico intercontinentale Yars, il lancio di un missile balistico Sinev dal sottomarino nel Mare di Barents. Nel terzo vengono mostrati i Tu-95 in decollo. Altri video mostrano i centri di controllo di lancio.
Putin: “Importante avere forze strategiche pronte”
Putin, soddisfatto della dimostrazione, ha quindi sottolineato che la Russia considera l'eventualità di usare armi nucleari solo come "misura estrema, eccezionale, per garantire la sicurezza dello Stato", e non intende "essere coinvolta in una corsa agli armamenti". Il presidente ha tuttavia ricordato che "le crescenti tensioni geopolitiche e l'emergere di nuove minacce e rischi esterni" rendono "importante avere forze strategiche avanzate e costantemente pronte al combattimento".