Giovedì 14 Novembre 2024

Russia, il killer liberato per combattere in Ucraina torna a casa, uccide e stupra ancora: rimandato al fronte una seconda volta

I detenuti integrati prima nei Wagner e poi nell’esercito russo vengono perdonati se combattono nell’Operazione Speciale. Il caso di Ivan Rossomakhin: scarcerato e inviato al fronte due volte

Roma, 27 agosto 2024 - Un killer russo è stato liberato due volte dal carcere e mandato a combattere in Ucraina. Ivan Rossomakhin è stato inviato in guerra a fare quello che gli riusciva meglio: uccidere. La storia dell'assassino che più uccide e più evita il carcere è stata resa nota dai parenti della sua ultima vittima alla Bbc.

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Il 29enne Ivan Rossomakhin con la divisa del gruppo Wagner. Nel riquadro Yulia Byuskikh, l'anziana stuprata e uccisa
Il 29enne Ivan Rossomakhin con la divisa del gruppo Wagner. Nel riquadro Yulia Byuskikh, l'anziana stuprata e uccisa

Scarcerato e mandato al fronte nel 2022 

Rossomakhin era già stato al fronte nel 2022: le autorità lo avevano liberato dalla prigione, dove stava scontando una condanna a 14 anni di carcere per omicidio, per permettergli di unirsi al gruppo mercenario Wagner. Il killer rientrava nel folle piano di Yevgeny Prigozhin che voleva sopperire alla crisi di uomini sul campo di battaglia del "mattatoio" ucraino iniziando a reclutare detenuti dalle prigioni. Il piano era semplice e degno di qualche film: se i detenuti accettavano di combattere per la Russia ricevevano la grazia dal presidente Vladimir Putin. Ma dopo l'azzardo di Prigozhin con la marcia su Mosca, e la sua conseguente 'misteriosa' morte in uno strano incidente aereo, il reclutamento di carcerati era passato in mano al ministero della Difesa del nemico giurato dello “Chef di Putin”, Sergej Sojgu.

Tornato a casa stupra e uccide una donna 85enne

Intanto Rossomakhin aveva finito di battersi in Ucraina ed era tornato a casa nel distretto di Vyatskiye Polyany nella regione russa di Kirov, da uomo libero. Ma a casa non si era fermato e aveva continuato a uccidere senza pietà: ha aggredito, stuprato e ucciso nella sua abitazione Yulia Byuskikh, una donna di 85 anni. Catturato ad aprile di quest'anno il 29enne era stato dichiarato colpevole dai giudici della violenza sessuale e dell'omicidio di Yulia quindi condannato a 22 anni di carcere di massima sicurezza, aumentati a 23 anni dai giudici "per l'estrema brutalità" dell’aggressione.

Liberato la settimana dopo al condanna e inviato in guerra

Ma anche qui l'assenza di uomini da far avanzare nelle trincee come "carne al macello" ha avuto la meglio sulla giustizia e la Difesa di Mosca ha rispolverato i detenuti. E chi non meglio di un duplice assassino e veterano di guerra? Rossomakhin non è stato dentro nemmeno sette giorni, come la nipote della vittima ha raccontato: il direttore della prigione ha notificato alla famiglia che l’assassino era stato rilasciato il 19 agosto, una settimana dopo l'inizio della sua condanna.

La nipote della vittima: “E’ mostruoso”

"L'assassino della nonna è sfuggito alla pena per il suo crimine ed è andato a combattere in guerra", è stato il racconto di Anna Pekareva, nipote dell'anziana uccisa. Alla notizia della nuova liberazione "la mia prima reazione è stata di terrore", ha raccontato Pekareva. "Ho letto i referti forensi e so cosa ha fatto questa persona a mia nonna. E' mostruoso che sia stato rilasciato di nuovo e che questo avvenga nel XXI secolo". La Bbc ha visionato un documento ufficiale, firmato dal direttore della prigione, in cui si conferma che il detenuto è stato rilasciato in relazione a una specifica legge russa che consente all'esercito di reclutare detenuti da inviare in guerra.