
Folla in Lituania a sostegno dell'Ucraina (Afp)
Roma, 18 marzo 2025 – L’ombra dei servizi segreti russi dietro l’incendio che ha distrutto un negozio Ikea di Vilnius, in Lituania. La denuncia arriva dal procuratore Arturas Urbelis e si sta indagando sul coinvolgimento di Mosca in altri casi simili nella vicina Polonia. La notizia piomba nel bel mezzo dei negoziati russo-americani previsti oggi, e rischia di alzare la tensione nei già precari equilibri su cui si sta cercando di costruire la pace in Ucraina.
L’incendio all’Ikea
La Lituania, membro della Nato, si è schierata al fianco dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione del 2022 e a Putin non è mai andata giù. L’incendio dell’Ikea farebbe parte di una serie di tentativi di sabotaggio da parte dei russi, che da anni portano avanti una guerra ibrida con attacchi mirati per indebolire gli alleati degli ucraini. E l’attacco incendiario alla multinazionale svedese avrebbe permesso a Mosca di colpire un duplice obiettivo: la Lituania e la stessa Ikea, che aveva ridotto le sue attività in Russia dopo l'invasione dell'Ucraina. "Consideriamo questo atto come un atto di terrorismo con gravi conseguenze", ha dichiarato alla stampa il procuratore Arturas Urbelis, indicando che il centro è stato incendiato con un ordigno esplosivo dotato di timer. A nascondere la miccia sono stati due cittadini ucraini, all’epoca minorenni, ingaggiati dall’intelligence russa con la promessa di una ricompensa da 10mila euro. Commentando la vicenda in Lituania, il primo ministro della Polonia, Donald Tusk, ha giudicato “estremamente perfida” la scelta della Russia di ingaggiare proprio degli ucraini come autori degli atti di sabotaggio.
Gli attacchi anche in Polonia
L’attacco incendiario all’Ikea non sarebbe il primo e neanche l’ultimo delle azioni di intelligence perpetrate da Mosca ai danni di chi continua a supportare l’Ucraina. Anche la Polonia è nel mirino del Gru (gli 007 russi) e sta attualmente indagando su circa 30 presunti atti di sabotaggio. “Dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina, abbiamo effettivamente rilevato un aumento dell’attività dei servizi segreti esteri in Polonia. Principalmente quelli della Russia” ha dichiarato il procuratore polacco Przemyslaw Nowak. Donald Tusk, invece, si è espresso duramente sulla vicenda e in un post di X ha esortato i membri Nato a diffidare di Putin e delle sue promesse: “Cari alleati, l’indagine dell’ufficio del procuratore lituano ha confermato i nostri sospetti che i servizi segreti siano responsabili dell’incendio dei centri commerciali di Vilnius e Varsavia. Buono a sapersi prima dei negoziati. Questa è la natura di questo Stato.”