Roma, 4 marzo 2024 – “La minaccia di un conflitto nucleare è cento volte più grande rispetto a quella del 1962, durante la crisi missilistica cubana”. Lo ha detto il vice presidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev nel corso di un forum dedicato ai giovani, come riportato da Tass. “Siamo onesti – ha affermato– allora non eravamo in guerra con gli Stati Uniti, stavamo solo misurando le nostre capacità, niente di più, ma ora stanno combattendo contro di noi, guardate cosa sta succedendo”, ha detto Medvedev.
Una convinzione che, Medvedev, aveva già ribadito ieri affermando che “la conversazione di alti ufficiali militari tedeschi intercettata è la prova che la Germania si stia preparando a iniziare una guerra contro la Russia”.
Intanto, sul fronte della guerra in Ucraina, è stato fatto saltare in aria un ponte nella regione russa di Samara. L’azione, ad opera di “ignoti”, avrebbe messo fuori uso uno dei collegamenti strategici per il rifornimento di merci militari, in particolare munizioni prodotte nello stabilimento “Polymer” nella città di Chapaevsk, necessarie all’esercito russo. La conferma arriva dalla Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa dell'Ucraina. Data la natura dei danni al ponte, sarà fuori uso per alcune settimane, dicono gli 007 di Kiev. Ancora oscuri i contorni dell’accaduto. Anche se dal canale russo Telegram Baza trapela un’ipotesi sull’esplosione: sarebbe stato utilizzato un ordigno improvvisato.
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