Roma, 15 marzo 2025 – Ora per Mosca il nemico numero 1 è la Gran Bretagna. Del resto in poche settimane è cambiato il mondo e la narrazione della propaganda ufficiale russa sugli Stati Uniti è stata stravolta. Se prima erano il nemico che voleva distruggere la Federazione usando come rampa di lancio l'Ucraina e l'Europa e con cui, per questo, Mosca ha intrapreso una "guerra santa", oggi gli Usa con il presidente Donald Trump sono un Paese con il quale può essere trovato un terreno valoriale comune.
Il ruolo dell’avversario che cerca di contenere Vladimir Putin è passato al Regno Unito, hanno detto alla Reuters tre funzionari russi, di cui uno ha osservato che Londra sta "fomentando il caos e la guerra" in Ucraina. Del resto le autorità russe, scrive il Moscow Times, sembrano irritate dagli sforzi del primo ministro britannico, Keir Starmer, per garantire il sostegno europeo all'Ucraina, in un momento in cui la nuova amministrazione americana manifesta riluttanza.

Starmer ha messo in piedi una 'coalizione di volenterosi' di Paesi disposti ad allearsi per continuare a fornire aiuti militari a Kiev e proteggerla da ulteriori aggressioni russe in caso di un accordo di pace, anche tramite l'invio di truppe. Un'ipotesi contro cui si è scagliato con forza il Cremlino, avvertendo che in questo modo si aprirebbe un "confronto diretto" con Mosca.
Ma il premier britannico non ha arretrato, oggi ha chiamato i leader dei 25 Paesi “volenterosi” a “far pressione su Putin” perché si sieda al tavolo della pace a tre anni dall'aggressione all'Ucraina. “Gli alleati di Kiev non possono semplicemente aspettare. Noi dobbiamo guardare avanti prepararci a una pace che sia sicura e possa durare. Il che significa rafforzare la difesa dell'Ucraina ma anche essere pronti a difendere un eventuale accordo con lo strumento di una coalizione dei volenterosi', ha affermato Starmer, annunciando già per giovedì una riunione operativa militare a Londra per discutere dei piani di peacekeeping.
Starmer e il suo consigliere per la sicurezza nazionale Jonathan Powell hanno compiuto grandi sforzi nell’ultimo periodo anche per riconciliare Kiev con Washington e per negoziare un cessate il fuoco di 30 giorni con l'obiettivo di mettere Mosca all'angolo.
Lo scontro tra i due Paesi è ormai infuocato. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha attaccato il leader Gb sostenendo che vuole l'escalation. Per l'intelligence russa all'estero (Svr), Londra ritiene una minaccia ai propri interessi il modo in cui procede il dialogo tra Stati Uniti e Russia. Lunedì, poi, i servizi segreti (Fsb) hanno accusato di spionaggio ed espulso due cittadini britannici di stanza all'ambasciata a Mosca. "E' chiaro che la Russia sta cercando di spingere l'ambasciata britannica verso la chiusura", ha affermato il Foreign Office in una nota.