Roma, 28 gennaio 2024 – Centri di arruolamento militare russi sempre più nel mirino. Dall'inizio della guerra in Ucraina, nel febbraio 2022, ci sono stati 220 attacchi contro le strutture, e secondo Mediazona, da luglio 2023 si sono verificati 113 incidenti. I due dati indicano che negli ultimi sei mesi gli attacchi incendiari agli uffici di arruolamento della Russia sono raddoppiati: un aumento “molto probabilmente dovuto a un maggiore senso di insoddisfazione per la guerra tra la popolazione russa”. Ad affermarlo è il ministero della Difesa britannico nel suo briefing quotidiano di intelligence.
Chi è Boris Nadezhdin, il candidato alle presidenziali che spaventa Putin e piace all'Occidente
Mosca però offre un’altra versione. Secondo Sergey Naryshkin, direttore dei servizi segreti esteri russi, i responsabili degli attacchi incendiari hanno invece agito su ordine di funzionari occidentali.
Intanto altra notte di fuoco nel sud est dell’Ucraina. Le forze russe hanno lanciato attacchi contro obiettivi civili e militari ucraini con 3 missili, otto droni e 82 bombe, ha denunciato lo stato maggiore di Kiev. Colpiti oltre 100 insediamenti nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Kherson e Mykolaiv.