Roma, 22 maggio 2024 – Occhi puntati sui Baltici. Il fronte si fa sempre più esplosivo dopo l’annuncio di Mosca sulla ridefinizione dei confini marittimi del Golfo di Finlandia, nel mar Baltico. Del resto, i Paesi baltici gridavano da tempo ai partner europei del “rischio di un’aggressione russa ai loro confini”. "Questa decisione unilaterale è l'ennesima prova che la politica aggressiva e revisionista della Russia rappresenta una minaccia per la sicurezza dei Paesi vicini e dell'intera Europa", ha ribadito il ministero degli Esteri di Vilnius in un comunicato diffuso oggi.
Parla di "operazione ibrida russa” il ministro degli esteri lituano Gavrielius Landsbergis. “Questa volta nel tentativo di diffondere paura, incertezza e dubbi sulle loro intenzioni nel Mar Baltico – aggiunge –. Si tratta di un'evidente escalation contro la Nato e l'Ue che deve essere affrontata con una risposta adeguatamente ferma". Vilnius – fa sapere una fonte del governo lituano – ha convocato "un rappresentante della Federazione russa per ottenere una spiegazione completa". "Stiamo inoltre coordinando la nostra risposta con i partner".
Secondo il presidente della Commissione Difesa del Parlamento lituano, Arvydas Pocius, l'annuncio dato da Mosca ha come unico obiettivo quello di “intimidire gli occidentali e ridurre il sostegno a Kiev”. "Questa retorica non è una novità", ha detto Pocius. "Tuttavia, la minaccia va presa sul serio: abbiamo il dovere di rimanere vigili". Secondo una fonte militare-diplomatica, citata dalle agenzie russe, tuttavia, “Non c'è alcuna intenzione di rivedere la profondità delle acque, la zona economica, la piattaforma continentale vicino alla costa o la linea del confine di Stato russo nel Baltico”.
La reazione della Finlandia
Ora il ministero degli Esteri finlandese sta “elaborando i dettagli” dice il ministro Elina Valtonen che ha commentato così la notizia su X: “Vale la pena ricordare che anche la confusione è un'influenza ibrida. La Finlandia non è confusa”. Valtonen ricorda poi che “il trasferimento dei confini marittimi è regolato dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, di cui la Russia è parte”. Intanto il presidente della commissione per gli affari esteri del Parlamento, Kimmo Kiljunen, afferma che la Russia non ha comunicato in anticipo alla Finlandia i suoi piani per modificare i confini marittimi.
Cosa chiede Mosca
Le autorità di Mosca hanno deciso unilateralmente di modificare i confini marittimi della Russia con la Lituania e la Finlandia nel Mar Baltico, secondo un progetto di decreto governativo pubblicato ieri sera online dal Cremlino. Il Ministero della Difesa russo ha proposto di approvare un elenco di coordinate geografiche che definiscono la larghezza della costa continentale, del mare territoriale russo e delle isole del Baltico che altereranno il confine nella regione-exclave occidentale di Kaliningrad. "L'approvazione del progetto stabilirà un sistema di linee di base diritte mancante sulla parte meridionale delle isole russe nell'est del Golfo di Finlandia vicino a Baltiysk e Zelenogradsk, e ne consentirà l'utilizzo come acque interne – si legge nel documento –. Ciò modificherà il confine marittimo dello Stato russo, a causa di un cambiamento nei confini esterni del mare territoriale". Il progetto di decreto sostiene che le precedenti coordinate geografiche sarebbero state registrate sulla base di mappe di navigazione marina che si basavano su ricerche del XX secolo, "non corrispondono pienamente alla situazione geografica attuale" e "non consentono di determinare il confine esterno delle acque interne della Russia”.
Il Cremlino non smentisce
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha smentito una proposta del ministero della Difesa di modificare i confini marittimi nel Mar Baltico con Finlandia e Lituania, sottolineando che il livello delle tensioni, specie in questa regione, "richiede relativi passi" dei ministeri e le agenzie russe "per garantire la sicurezza nazionale". Sul merito della questione Peskov, ha invitato i giornalisti a rivolgersi al ministero della Difesa.