Mosca, 21 maggio 2024 - Mosca vuole definire meglio, e ampliare "d'autorità", i confini marittimi della Federazione Russa, specialmente quanto riguarda Kaliningrad, e non sembra disposta a discuterne con i Paesi interessati. E' stato il ministero della Difesa russo a proporre, unilateralmente, le variazioni come conseguenza di "un cambiamento dei limiti esterni delle acque territoriali". Lo si legge in un documento generico, privo dei riferimenti dettagliati, pubblicato sul portale del governo e ripreso dalla Tass.
La nota governativa mostra un "elenco" di variazioni delle "coordinate geografiche che definiscono l'ampiezza delle acque territoriali", della costa e delle isole del Mar Baltico. Nel documento si spiega che se le variazioni proposte saranno accettate si "istituirà un sistema base di linee rette ora assente sulla porzione meridionale delle isole russe nel Golfo di Finlandia orientale, vicino a Baltiysk e Zelenogradsk (che si trovano nell'enclave di Kaliningrad, ndr) e consentirà l'uso di queste acque come interne".
Ma la proposta è proprio uno dei punti che agita di più la Finlandia, infatti con il confine delle proprie acque territoriali più al largo di quanto lo sia adesso, Mosca si considererebbe autorizzata a intervenire se imbarcazioni straniere penetrassero in tale area senza autorizzazione. Il ministero nella proposta sottolinea che "ora le linee di confine dirette della Russia nel Golfo di Finlandia non hanno continuazione e non si chiudono sul territorio del paese, il che, a sua volta, non consente di determinare il confine esterno delle sue acque marine interne". Se la legge venisse approvata potrebbe entrare in vigore nel 2025.