Sabato 27 Luglio 2024
GIOVANNI SERAFINI
Esteri

Rimpasto alla francese. Séjourné va agli Esteri: è l’ex partner del premier

Eurodeputato e capo del partito Renaissance, ha fatto coppia con Attal per anni. Nominata anche Rachida Dati, ex ministra di Sarko. Così il presidente vira a destra.

Rimpasto alla francese. Séjourné va agli Esteri: è l’ex partner del premier

Rimpasto alla francese. Séjourné va agli Esteri: è l’ex partner del premier

Prima regola: far presto. Seconda regola: svoltare a destra. Terza regola: non aver paura né di critiche né di prevedibili ironie. Se queste erano le direttive impartite da Macron, bisogna dire che il giovane primo ministro francese Gabriel Attal le ha rispettate in pieno. Ha preparato la lista dei ministri in meno di 48 ore, scegliendo in particolare due nomi che hanno già provocato un piccolo terremoto. Il primo è quello di Rachida Dati, figura di spicco della destra che balzò agli onori della cronaca quando diventò ministro della Giustizia sotto la presidenza Sarkozy.

Il secondo è Stéphane Séjourné, presidente del gruppo Renew al Parlamento europeo e stretto collaboratore di Macron, ma ancor più dello stesso Gabriel Attal, visto che è il suo (ex?) compagno: i due hanno contratto infatti un pacs (un’unione civile) nel 2017, hanno vissuto insieme per tutti questi anni e portato all’anulare sinistro l’anello che era il simbolo della loro unione. Oggi gli anelli sono spariti nelle foto ufficiali, dal giugno 2022 per Attal e dall’agosto 2022 per Séjourné. Circolano voci sulla rottura della loro storia d’amore, non confermate, ma nemmeno smentite dai diretti interessati.

Il governo, dimezzato nel numero a soli 14 ministri, è stato annunciato poco prima delle 20 all’Eliseo. Subito sono piovute le critiche: quasi scomparse le donne, alle quali non è andato neppure uno dei ministeri più importanti. E per riuscire nell’impresa di restringere al massimo l’esecutivo, sono state fatte operazioni discutibili: alla ministra dello Sport e delle Olimpiadi di Parigi 2024 Amélie Oudéa-Castéra, già gravata da un’impresa importante come i Giochi, va anche l’Educazione nazionale, uno dei dicasteri più problematici.

La svolta a destra è rappresentata soprattutto della scelta di Rachida Dati, che torna a Matignon questa volta come ministro della Cultura per sostenere Macron nella battaglia elettorale delle europee: è una donna molto energica, sicura di sé (a volte sino all’insolenza), piace moltissimo agli elettori della destra moderata e sarà il fiore all’occhiello di Attal, lei che è maghrebina, femminista (ma non adepta del MeToo) e battagliera come pochi. Per il partito declinante dei Républicains l’ingresso di Rachida a Matignon, a fianco di Macron, è un grave smacco, al punto che il segretario del partito Eric Ciotti ha già deciso di escluderla. Quanto a Stéphane Séjourné, 38 anni, eurodeputato dal 2019, va a coprire l’incarico di ministro degli Esteri e degli Affari europei sin qui affidato a Catherine Colonna (da tempo in rotta con Macron). Commentando l’investitura del suo (ex?) compagno Attal a Matignon, Séjourné si è mostrato entusiasta: "Saluto con gioia la nomina di Attal, abbiamo bisogno del suo talento – ha scritto – per il proseguimento dei nostri impegni politici". Una frase che preannunciava la sua stessa promozione: i legami sentimentali e familiari, in Francia e altrove, possono essere utili…