Lunedì 24 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Tensione Renzi-Merkel al vertice Ue. "Angela, non dite che donate il sangue"

Il premier attacca la Germania anche sugli aeroporti greci e Northstream. Ma i due minimizzano: normale scambio di opinioni

Matteo Renzi e Angela Merkel (Ansa)

Bruxelles, 18 dicembre 2015 - Nonostante i due neghino, sostenendo che non ci sia stato nessun attacco o scontro al vertice dell'Unione Europea tra il premier italiano Matteo Renzi e il cancelliere tedesco Angela Merkel, anche oggi il presidente del Consiglio italiano ha usato toni molto duri nei confronti della Germania parlando di banche e altre questioni economiche. Dopo le critiche di ieri sulla questione migranti, oggi, l'affondo di Renzi ha riguardato soprattutto l'Unione bancaria. Nel corso del Consiglio europeo, il premier si sarebbe infatti rivolto direttamente alla cancelliera tedesca, affermando: "Non potete raccontarci che state donando il sangue all'Europa, cara Angela".

Quello che è stato definito come un "vivace scambio" tra i due, è avvenuto in apertura della seconda giornata del vertice europeo a tema Unione monetaria. Secondo fonti europee, Renzi avrebbe chiesto direttamente alla Merkel perché la Germania non voglia lo schema europeo dei depositi bancari e spiegazioni circa la posizione contro il rapido completamento dell'Unione bancaria, facendo riferimento a un'Europa che ha perso crescita e occupazione in questi anni nei confronti degli Stati Uniti. Al che, sempre secondo quanto riferito da fonti interne, la Merkel avrebbe ammesso che effettivamente, passando di emergenza in emergenza, sono passati troppi mesi senza essere riusciti a parlare di Unione bancaria. Ma proprio il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, martedì scorso in un'intervista ha ribadito la sua contrarietà a una veloce soluzione sulla questione dello schema di assicurazione europea dei depositi, il terzo pilastro dell'Unione bancaria. Oggi la posizione di Renzi, è stata sostenuta da vari altri leader, tra cui il francese Hollande, ma anche dal portoghese Costa, dal greco Tsipras e dal bulgaro Borissov. Proprio alla vigilia del vertice, qualificate fonti diplomatiche avevano riferito che anche la Francia chiedeva che il summit proponesse di accelerare sul tema. In tutto ciò, sembra che l'argomento fosse presente nelle bozze di conclusioni, mentre lunedì scorso sia sparito dal testo.

Ma per i due protagonisti del "vivace scambio", sembra esserci stato "tutto tranne che un attacco alla Germania". Renzi, infatti, spiega: "Ho posto delle domande alla cancelliera Angela Merkel, con la quale ho un legame di amicizia e stima che non mi impedisce di formulare quesiti, dagli aeroporti greci al Northstream". Sulla stessa linea anche Angela Merkel: "Il vertice Ue è un posto noto per lo scambio di diverse visioni, l'Italia è per la comunione dei depositi e vorrebbe partecipare a Southstream, anche la Bulgaria ha obiezioni, non è la prima volta che abbiamo diverse opinioni ma alla fine troviamo un accordo".

Oltre all'Unione bancaria, infatti, Renzi ha sottolineato l'acquisto degli aeroporti delle isole greche da parte di aziende tedesche e, soprattutto, la controversa proposta di raddoppio del gasdotto North Stream, che collega direttamente la Russia alla Germania passando nel baltico e aggirando l'Ucraina.

La conferenza stampa del premier Renzi al termine del summit:

Nella conferenza finale del Vertice Ue a Bruxelles, inoltre, Matteo Renzi si lancia in un confronto tra il sistema bancario italiano e quello tedesco: "Il sistema, lo stato di solidità del sistema delle banche italiane è migliore di quello tedesco". "Io rappresento un Paese che rispetta le regole anche quando non le ho scelte io. Evitiamo comodi alibi - aggiunge Renzi -. Quando Merkel spese 247 miliardi per salvare le sue banche lo fece nel rispetto delle regole. Allora si poteva. Trovo stravagante attribuire responsabilità alla cancelliera per questo. Io non c'ero e l'Italia non lo ha fatto".

Ma sulle banche il premier Matteo Renzi attacca duramente anche il commissario Ue ai Servizi finanziari, Jonathan Hill: "Trovo lunari le parole del commissario Hill quando dice che è stata l'Italia a decidere". "Abbiamo ricevuto una sua lettera - aggiunge - che ci diceva cosa fare e cosa no. L'Italia rispetta tutte le regole europee. Mette in gioco la propria reputazione nel rispettare l'Europa. Purtroppo in passato i governi italiani duravano meno di un gatto in autostrada. Ora invece è diverso, il rispetto delle regole è per noi un punto di onore".