
La polena della Admiral Graf Spee recuperata nel 2006 nel Rio de la Pla
Non temeva le corazzate, perché era più veloce, e non temeva gli incrociatori perché era più potente: questa, in sintesi, l’eccezionalità della “corazzata tascabile” tedesca Admiral Graf Spee, varata nel 1934 dopo essere stata costruita con accorgimenti all’avanguardia per rimanere sotto il tonnellaggio imposto dai trattati di Versailles. Un gioiello di ingegneria navale: “leggera”, veloce, ma affollata di cannoni di grosso calibro (280 e 150 millimetri), persino dotata di radar, un’invenzione che i tedeschi vollero condividere troppo tardi, nel ’42, con l’alleato italiano. Era comandata dal pluridecorato capitano di vascello Hans Langsdorff e aveva il compito di assalire, come una...