Mercoledì 26 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

“Bendato e pestato”. Il regista Ballal racconta la notte nelle mani dell’esercito israeliano

Il palestinese premio Oscar per il documentario No other Land è stato rilasciato il giorno dopo l’arresto nel suo villaggio in Cisgiordania

Hamdan Ballal in una foto postata dall'attivista @Basel Adra

Hamdan Ballal in una foto postata dall'attivista @Basel Adra

Tel Aviv, 25 marzo 2025 – Ammanettato, bendato e pestato, al freddo per tutta la notte. Una volta rilasciato Hamdan Ballal, regista premio Osca per il documentario No other land ha raccontato al suo avvocato le 20 ore di prigionia nelle mani dei militari. Ieri Ballal, 36 anni, vincitore dell’ambita statuetta meno di un mese fa insieme a un collettivo di registi israelo-palestinesi – è stato arrestato insieme ad altri due palestinesi Khaled Shanran, 33 anni, e Nasser Shariteh, 50 anni, nel su villaggio in Cisgiordania, Susiya. Ballal era stato coinvolto in scontri con i coloni che tiravano sassi. Secondo testimoni, era stato linciato. Una versione confermata anche da Yuval Avraham, co-regista israeliano di No Other Land. I soldati israeliani presenti durante l'aggressione non sarebbero intervenuti.

Secondo il resoconto dell'Idf, i palestinesi hanno risposto all'attacco dei coloni lanciando a loro volta pietre. A intervenire, spiega l'Idf, è stata una squadra della sicurezza dei coloni, che ha arrestato Ballal e i due palestinesi che erano con lui, per poi consegnarli alle forze israeliane. In manette è finito anche un colono. 

All’avvocato Lea Tsemel, Ballal ha raccontato che stava documentando l'attacco dei coloni, quando è corso a casa preoccupato per la sua famiglia. Qui sarebbe stato raggiunto da due soldati dell’Idf e da un colono che gli avrebbe dato un pugno in faccia e poi un calcio. 

Una volta arrestato il regista sarebbe stato trasferito in una base militare, accompagnato da un medico che gli avrebbe prestato cure minime, senza mettere a referto nulla. Quindi sarebbe stato ammanettato e bendato, picchiato dai soldati che hanno anche sparato in aria colpi intimidatori. Anche Shanran e Shariteh sarebbero stati attaccati nelle loro case dallo stesso colono e da 15 giovani col volto travisato. In lontananza i soldati israeliani immobili.