Martedì 20 Agosto 2024

Quando la regina Elisabetta II trovava Trump rozzo e scortese. “Particolarmente irritante”

Sua Maestà incontrò due volte l’allora presidente degli Stati Uniti nel 2019. Oggi il tycoon in campagna elettorale senza freni contro l’avversaria Harris: “La compagna Kamala”

Roma, 20 agosto 2024 - Donald Trump non fece una buona impressione ad Elisabetta II, scomparsa nel 2022 dopo 70 anni di regno, quando lo incontrò a Londra nel 2019, periodo in cui era il presidente Usa in visita di Stato in Gran Bretagna. "Very rude", ossia molto scortese, molto rozzo, lo descrisse la regina, almeno secondo l'ennesima biografia dedicata alla queen dei record, in uscita a giorni in Gran Bretagna. Lo sostengono le anticipazioni del Daily Mail sul libro intitolato 'A Voyage Around The Queen', scritto da Craig Brown.

3 dicembre 2019, Donald Trump con Melania incontra la regina Elisabetta II assieme al principe Carlo e Camilla, sullo sfondo il segretario generale della Nato di allora Jens Stoltenberg
3 dicembre 2019, Donald Trump con Melania incontra la regina Elisabetta II assieme al principe Carlo e Camilla, sullo sfondo il segretario generale della Nato di allora Jens Stoltenberg

Due incontri con Trump

Brown noto per essere un autore satirico, critico gastronomico su vari giornali e già biografo senza peli sulla lingua di altri reali (vedi la principessa Margaret) e celebrità varie come i Beatles), riferisce di "conversazioni" che la sovrana avrebbe avuto con interlocutori anonimi dopo il banchetto offerto a Buckingham Palace in onore di Trump e della first lady Melania, e anche dopo averlo incontrato a margine delle commemorazioni dei 75 anni dello sbarco in Normandia nel 2019.

"Particolarmente irritante”

Elisabetta II, sempre molto british, lo ha trovato "particolarmente" irritante per il fatto il tycoon tendesse a non guardarla in faccia, come se cercasse oltre le sue spalle "qualcuno più interessante". Inoltre, secondo Brown, "Sua Maestà" sospettava che ci fosse "un accordo di comodo" fra Trump e Melania, stipulato per mantenere in piedi un matrimonio fittizio, e non le piaceva.

Trump invece ha sempre dimostrato ammirazione

Le news di Brown ovviamente non sono state raccolte a palazzo, anche se rischiano, secondo il Mail, di essere comunque imbarazzanti per l'immagine di Trump, in corsa per la Casa Bianca. In fondo Trump aveva dimostrato sempre pubblicamente una certa ammirazione per la regina, purtroppo pare non ricambiata.

Trump dopo Biden attacca la Harris

Ma Trump ancora oggi non frena i suoi modi "very rude", come sta dimostrando in campagna elettorale attaccando senza limiti prima "sleepy Biden" e ora Kamala Harris, presa di mira sulla una presunta scarsa intelligenza: "Beh, io non penso che sia una persona brillante, lo sento, sento che è giusto. Penso che io sono una persona molto brillante, e molte persone lo dicono. Non penso che lei lo sia, e il nostro Paese ha bisogno di una persona molto intelligente, e lei non lo è".

"Compagna Kamala”

L'ex presidente anche sui social mostra il suo lato battagliero e dopo le immagini false di Taylor Swift repubblicana, ora ha postato la "compagna Kamala" che parla alla convention di Chicago, evento trasformato in un congresso comunista, con bandiere rosse, divise alla cinese ed un enorme vessillo con falce e martello. L'occasione per l'affondo è stata il comizio in Pennsylvania del weekend, dove ha attaccato l'avversaria in scena alla Convention dem: "Dopo aver provocato un'inflazione catastrofica, la compagna Kamala ha annunciato che vuole istituire un controllo socialista dei prezzi". Inoltre in una mail per la raccolta dei fondi per Trump, si accusa il ticket dem di sostenere "un sistema di controllo dei prezzi sovietico", si legge: "La compagna Kamala e il pericolosamente liberal Tim Walz ridurranno in cenere il Paese".

E quel accenno alle sue origini

Ma Trump ha usato toni velatamente xenofobi parlando delle origini di Harris: "Mi chiedono se sappiamo da dove viene, quale sia la sua ideologia", con un riferimento sia al fatto che i genitori della Harris erano stranieri che alla professione del padre, l'economista giamaicano Donald Harris definito dal tycoon più volte "marxista" per gli studi del docente di Stanford di economia dello sviluppo di matrice post keynesiana.