Londra, 14 ottobre 2019 - Un Queen's speech all'ombra della Brexit, quello pronunciato quest'anno dalla regina Elisabetta alla Camera dei Lord. Il discorso viene pronunciato dalla sovrana durante la tradizionale cerimonia di inaugurazione di una nuova sessione parlamentare, ma viene preparato dal governo per illustrare il programma legislativo dell'esecutivo. Dunque, il governo britannico di Boris Johnson ribadisce solennemente l'intenzione di attuare la Brexit "il 31 ottobre". Nel contempo indica l'obiettivo d'un nuovo accordo di "partnership" con Bruxelles, ma anche di metter "fine alla libertà di movimento". Fra le leggi del programma dei prossimi mesi, confermata dunque l'intenzione d'introdurre dal 2021 un sistema a punti all'australiana per consentire gli ingressi di nuovi immigrati nel Regno sulla base della capacità. "I miei ministri - ha assicurato leggendo un testo preparato dall'esecutivo - lavoreranno per attuare nuovi regimi per la pesca, l'agricoltura, il commercio, cogliendo le opportunità che si presentano con l'uscita dalla Ue".
I cittadini europei che hanno contribuito all'economia britannica "avranno il diritto di rimanere" dopo la Brexit. E' un passaggio del discorso.
Solenne cerimoniale alla Camera dei Lord
Il solenne cerimoniale che accompagna il discorso della pregina è iniziato stamane, con l'arrivo a Westminster della corona reale tempestata di diamanti e retta da alcuni paggi su un cuscino di velluto. Elisabetta II ha raggiunto secondo tradizione il palazzo del Parlamento in carrozza da Buckingham Palace per prendere posto vestita di bianco nella Camera dei Lord mentre su Westminster, veniva issato lo stendardo reale in sostituzione dell'Union Jack. Lo speech si tiene nell'aula dei Lord, dove un messo invita a confluire anche i membri della Camera dei Comuni, poiché l'aula dell'assemblea elettiva è preclusa di prassi a un monarca costituzionale. I deputati vi si avviano preceduti dallo speaker (John Bercow) e guidati in fila per 2, fianco a fianco, dal primo ministro (attualmente il conservatore Boris Johnson) e dal leader dell'opposizione (il laburista Jeremy Corbyn). Negli ultimi anni, la tradizione s'è peraltro arricchita dell'ironica protesta simbolica di un deputato del Labour, Dennis Skinner, oggi 87enne, repubblicano ed espressione della sinistra operaia, che ogni volta boicotta la cerimonia annunciando il suo rifiuto di spostarsi nella House of Lords con una battuta di spirito.
La 93enne Elisabetta ha delegato la lettura del Queen's Speech al Lord Chancellor solo due volte: in occasione di suoi avanzati stati di gravidanza.
La corona di diamanti? Troppo pesante a 93 anni
Una curiosità: per la prima volta in oltre 65 anni di regno, durante il Queen's Speech, Elisabetta II ha rotto la tradizione scegliendo di non indossare la tradizionale corona da cerimonia, probabilmente perché troppo pesante. La sovrana si è presentata alla Camera dei Lord con una tiara più leggera. Elisabetta II ha indossato tutto il vestiario delle grandi occasioni, tranne la corona, optando per il diadema Giorgio IV - prezioso ma molto più leggero - risalente al 1821.
La decisione ha innescato speculazioni sul fatto che la corona da cerimonia - del peso di circa 1,1 chili - fosse troppo gravosa per l'arzilla ma comunque molto anziana (93 anni compiuti) monarca. In ogni caso la corona c'era: è stata portata alla House of Lords sul suo bravo cuscino di velluto, dove è però stata appoggiata su un tavolo. Elisabetta è arrivata nella sontuosa carrozza di Stato, Diamond Jubilee, con il marito il principe Filippo, ritiratosi dagli impegni pubblici nell'agosto 2017.