Londra, 22 novembre 2024 – Alti costi nel Regno Unito. L'incoronazione di re Carlo III e della regina Camilla, svoltasi il 6 maggio 2023 a Londra con la cerimonia solenne presso l'Abbazia di Westminster, è costata ai contribuenti britannici 72 milioni di sterline (quasi 90 milioni di euro), come emerge dai dati ufficiali pubblicati dal governo.
I reali, molto presenti sulla scena in questo periodo, non si sono fatti mancare le critiche rivolte alle consistenti spese per la loro incoronazione. La stampa, dopo aver posto l’attenzione sugli alti e bassi del Royal Tour, sulla malattia di Kate, il cancro di Carlo e l’infezione toracica di Camilla, ha voluto analizzare i costi per l’intera cerimonia reale.
Poco più di 50 milioni di sterline sono stati spesi dal Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport (Dcms), che ha coordinato l'evento, mentre i costi per la sicurezza pari a 22 milioni di pound, dovuti al massiccio dispiegamento di agenti di polizia nelle strade della capitale, sono stati coperti dal ministero degli Interni. L'esecutivo, nel pubblicare i costi dell'incoronazione ha parlato di un momento "irripetibile" nella storia del Regno Unito e le cifre rientrano ampiamente nelle stime non ufficiali fatte a suo tempo, che immaginavano un esborso compreso tra i 50 e i 100 milioni di sterline.
Come riportato da The Guardian, indicativamente 20 milioni di Britannici hanno assistito alla cerimonia di Westminster trasmessa in tv: un pubblico indubbiamente meno numeroso dei 29 milioni di persone che hanno seguito il funerale della regina Elisabetta II nel 2022.
Sono arrivate, immancabili, le critiche da parte del gruppo anti-monarchico: per Graham Smith, a capo di Republic, si è trattato di uno spreco "osceno" del denaro dei contribuenti. "Sarei molto sorpreso se l'intero costo fosse solo di 72 milioni di sterline", ha aggiunto Smith. Questa polemica si aggiunge alla recente rivelazione fatta dai media britannici che ha quantificato, in almeno 50 milioni di sterline all'anno (60 milioni di euro), le somme ricavate dai fondi che fanno capo direttamente a re Carlo e all'erede al trono William. Queste derivanti rispettivamente dal Ducato di Lancaster e quello di Cornovaglia, attraverso l'affitto (a caro prezzo di mercato) di proprietà del patrimonio reale privato a istituzioni pubbliche vitali per i sudditi, specie i meno abbienti: incluse scuole e strutture del servizio sanitario nazionale (Nhs).
Nonostante i commenti negativi, il dipartimento principale nel governo di Rishi Sunak, che ha lavorato con la famiglia reale per l'incoronazione, ha definito l’evento come “un fine settimana di successo che ha visto come figura centrale quella di Sua Maestà Re Carlo III durante l’incoronazione: momento goduto da molti milioni sia nel Regno Unito che in tutto il mondo”. Sunak ha infatti sostenuto che l’evento avviene una sola volta per la “generazione reale” e che permette di riunire tutto il paese in festa. Offre inoltre "un'opportunità unica per celebrare e rafforzare la nostra identità nazionale e mostrare il Regno Unito al mondo" ha continuato il capo del dipartimento generale di governo.