Venerdì 7 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Lanciato il razzo Vega dell'ESA. Porta in orbita 53 satelliti

E' partito alle 3.51 dalla base europea di Kourou. Il video

Il lancio del razzo Vega

Roma, 3 settembre 2020 - Nella notte è stato lanciato il razzo europeo Vega. Il vettore è partito 03:51 di oggi dalla base europea di Kourou (Guyana Francese), portando in orbita per la prima volta ben 53 satelliti grazie allo speciale dispenser Ssms (Small Spacecraft Mission Service), novità che potrebbe dare impulso ai servizi spaziali, dando un'ulteriore spinta alla space economy. 

"Il ritorno al volo di Vega di oggi dimostra le nuove capacità di servizio di lancio su un veicolo di lancio sviluppato dall'ESA, garantendo allo contempo continuità per l'accesso garantito e indipendente dell'Europa allo spazio". Lo sottolinea l'Agenzia Spaziale Europe.

Il lanciatore dell'ESA è costruito dalla Avio in Italia. Il lancio in orbita non è stato semplice, e il  meteo ha costretto i tecnici a rinviare più volte la partenza. Il lanciatore è formato da un corpo singolo a quattro stadi, non ha booster laterali, ed è in fibra carbonio: è adatto a portare in orbita di piccoli carichi, tra i 300 e i 1500 kg. 

Il suo carico questa volta era di sette micro-satelliti e 46 satelliti più piccoli, i CubeSat, realizzati da 13 Paesi, otto dei quali europei. Fra questi c'è l'Italia, che con Israele porta in orbita: gli esperimenti Argtm, dell'Università Federico II di Napoli, che studia gli effetti della microgravità sulla resistenza dei batteri agli antibiotici; Mambo, dell'Università di Roma Tre, per valutare il rilascio dei farmaci nell'organismo in condizioni di microgravità; Spacelys, dell'Università di Bologna, per valutare gli effetti della microgravità su una proteina legata al sistema immunitario; Nogquad, dell'Università di Tor Vergata, per lo studio dell'espressione dei geni e la comparsa di malattie, come sclerosi laterale amiotrofica o la sindrome dell'X fragile. 

Primo satellite con Intelligenza Artificiale a bordo e c'è la firma di Unipi

ESA sottolinea come il nuovo lancio "segni il completamento rapido ed efficiente delle misure correttive e delle azioni portate avanti dall'Industria e da Esa in qualità di Autorità di Qualificazione del Sistema di Lancio di Vega, a seguito delle raccomandazioni fatte dalla Commissione Indipendente d'Inchiesta che aveva analizzato il fallimento del volo VV15 il 10 luglio 2019". 

Il lancio di Vega rappresenta anche la piena ripresa delle attività nella base di lancio europea di Kourou, bloccata dopo il lancio dell'Ariane 5 il 17 agosto dal lockdown imposto dalla pandemia di Coronavirus.  "La base di lancio europea è di nuovo al lavoro e siamo orgogliosi che Vega torni a volare per provare un nuovo sistema di lancio dedicato. Il primo Servizio per il Lancio di Piccoli Satelliti europeo apre la porta per l'accesso economico allo spazio per i piccoli satelliti - un nuovo approccio che dimostra che ci stiamo rivolgendo alle nuove necessità di mercato", commenta Daniel Neuenschwander, Direttore dei Trasporti Spaziali all'ESA.  

ESA ricorda che "questo è un volo dimostratore operato da Arianespace come parte dell'iniziativa ESA LLL - opportunità di lancio a basso costo di satelliti leggeri, decisa dal Consiglio ESA a livello Ministeriale del 2016, per preparare la strada a nuovi servizi standard per satelliti leggeri utilizzando i veicoli di lancio europei". Vega potrà offrire opportunità di lanci economici e per piccoli satelliti. "Questo lancio dimostra la capacità dell'Esa di utilizzare l'innovazione per abbassare i costi, diventare più flessibile, più agile, e per compiere passi verso la commercializzazione", osserva il direttore generale dell'Esa, Jan Werner, che ritiene che questa innovazione "porterà una serie di risultati positivi, dalla nuova ricerca ambientale alla dimostrazione di nuove tecnologie".

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