Il Governo Meloni, nella figura del Ministro Tajani, ha accolto, nella giornata di ieri, uno tra i principali esponenti del Governo Cinese, Wang Yi, consigliere del presidente cinese Xi Jinping.
Nello stesso momento in cui si svolgeva la visita tra Tajani e Yi, su cui l’Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia ha preferito non esprimere commenti, il Financial Times ha rivelato l’intenzione del governo Americano di inviare un rappresentante a Taiwan. Un fatto non confermato dal Presidente Biden, che però ha ribadito tutto il suo supporto nel proteggere Taiwan dai “pericoli del Governo Cinese”.
Anche a seguito dell’incidente del “pallone spia” cinese, gli Stati Uniti stanno ribadendo la propria strategia politico-militare ai paesi alleati: la Cina è un partner commerciale, ma non è un amico.
L’incontro tra il rappresentante cinese non può passare inosservato ed è probabile che Biden chieda conto, più o meno indirettamente, di questa scelta. Da quando Meloni è al governo, le posizioni in campo geopolitico sono state calmierate.
La premier ha interrotto il lungo corteggiamento a Orban, le dichiarazioni “contro” la Germania sono state silenziate. La campagna elettorale, insomma, sembra essere finita, ma i nodi in campo internazionale rimangono.