Roma, 20 maggio 2024 – Un comitato militare indagherà sull’incidente in cui è morto il presidente iraniano Ebrahim Raisi, 63 anni. Raisi era a bordo di un elicottero che si è schiantato ieri contro la cima di una montagna a 100 km da Tabriz, al confine con l’Azerbaigian, dove domani si terrà una prima cerimonia funebre. Il 23 maggio i funerali a Mashhad, sua città Natale. Khamenei ha conferito al vicepresidente Mokhber la guida dell’esecutivo in attesa delle nuove elezioni presidenziali che si terranno il 28 giugno.
Insieme a Raisi – ultraconservatore, nemico di Israele e degli Usa – c’erano altre sette persone, tutte carbonizzate. Le autorità hanno identificato i corpi, tra le vittime il ministro degli Esteri dell’Iran, Hossein Amirabdollahian – è già stato sostituito da Ali Bagheri Kani – il governatore della provincia dell'Azerbaigian orientale Malek Rakhmati e l'imam di Tabriz, Ali Ale-Hashem. Il vicepresidente Khamenei ha annunciato 5 giorni di lutto in Iran.
Le ultime notizie in diretta
I funerali del presidente iraniano Ebrahim Raisi si terranno il 23 maggio nella sua città natale di Mashhad, nel nord-est del Paese. Lo ha annunciato il vicepresidente della Repubblica Mohsen Mansouri. "La cerimonia funebre dell'Ayatollah Raisi avrà luogo giovedì sera nel mausoleo dell'Imam Reza", ha detto alla Irib tv, secondo quanto riporta la Tass. Il Mausoleo dell'Imam Reza è uno dei principali santuari degli sciiti. Una prima cerimonia funebre si terrà domani a Tabriz
Le elezioni presidenziali in Iran sono programmate per il 28 giugno. Lo ha reso noto un funzionario della commissione elettorale, come riporta la Tass.
Il capo di stato maggiore iraniano ha ordinato un' inchiesta sullo schianto dell'elicottero su cui viaggiava il presidente Ebrahim Raisi. Lo riferiscono i media locali. Mohammad Bagheri ha ordinato "a un comitato di alto rango di avviare un'indagine sulle cause dell'incidente dell'elicottero del presidente", ha riferito l'agenzia di stampa Isna,
A Teheran, prima riunione di gabinetto dopo che il presidente Ebrahim Raisi è morto in un incidente in elicottero. La sua foto in primo accanto al presidente ad interim Mohammad Mokhber, che la guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha incaricato di assumere le funzioni in vista delle elezioni che si terranno entro 50 giorni. Decretati cinque giorni di lutto nazionale. Le spoglie di Raisi, del ministro degli Esteri di Teheran, Hossein Amir-Abdullah e degli altri passeggeri dell'elicottero, almeno otto secondo la stampa iraniana, sono in viaggio verso Tabriz, dove domani si terrà una cerimonia funebre. Parallelamente procedono le indagini sullo schianto dell'elicottero al confine con l'Azerbaigian. La causa non è ancora nota. Le condizioni meteo erano pessime. C'era una fitta nebbia e il velivolo potrebbe avere urtato la cima di una delle montagne presenti nell'area. Ma non si escludono altre ipotesi.
Il capo di stato maggiore iraniano ha nominato una commissione per indagare sull'incidente dell'elicottero che trasportava il presidente Ebrahim Raisi e precipitato ieri nella provincia dell'Azerbaigian orientale. Lo riferisce l'agenzia Irna. Gli esperti e i militari che fanno parte della commissione sono arrivati sul luogo dello schianto dove hanno iniziato le loro ricerche.
"Addolorato" il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi, del ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian e delle altre persone coinvolte nell'incidente dell'elicottero avvenuto ieri. Da Guterres, ha fatto sapere il portavoce Stéphane Dujarric, arrivano "sentite condoglianze alla famiglie" e al governo e alla popolazione dell' Iran.
Il presidente ad interim dell'Iran, Mohammad Mokhber, in una conversazione con il presidente russo Vladimir Putin, ha espresso la speranza di approfondire la cooperazione tra i due paesi. "La vostra posizione sulle questioni internazionali è sempre stata rispettata da noi. A Dio piacendo, d'ora in poi stabiliremo una crescente cooperazione tra Teheran e Mosca sullo sfondo dell'approfondimento e del rafforzamento della cooperazione tra i due paesi", ha detto Mokhber secondo l'agenzia Tasnim.
La Guida Suprema dell'Iran ha conferito ufficialmente a Mohammad Mokhber, il primo vicepresidente iraniano, la carica di presidente ad interim dopo la morte di Ebrahim Raisi. “In linea con l'articolo 131 della Costituzione, il vicepresidente Mokhber sarà il capo del ramo esecutivo ed è obbligato a cooperare con i capi dei rami legislativo e giudiziario per facilitare l'elezione di un nuovo presidente entro un massimo di 50 giorni”, ha affermato la Guida suprema in un messaggio su X.
La Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha accolto “con profondo dolore e rammarico” la notizia della morte del presidente Ebrahim Raisi. Definendolo “competente” e “onorevole”, Khamenei ha detto su X che Raisi “ha lavorato in modo instancabile”.
“Questa amara tragedia ha avuto luogo mentre era al servizio del popolo. Per tutto il periodo in cui questo grande uomo altruista ha ricoperto varie responsabilità, sia da presidente che prima, si è dedicato totalmente al servizio del popolo e dell'Islam senza sosta”, ha aggiunto, menzionando “insulti e ingratitudine da parte di malvagi” che tuttavia non hanno ostacolato il suo lavoro.
Il presidente dell'Anp, Abu Mazen, ha espresso la solidarietà sua e del popolo palestinese alla Repubblica islamica dell'Iran dopo la morte del presidente, Ibrahim Raisi. "Esprimiamo le nostre più sincere condoglianze e solidarietà al fratello popolo iraniano", si legge in un comunicato diffuso dall'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, in cui Abbas ha anche lamentato la morte del ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian. Il presidente dell'Autorità palestinese ha parlato di "grande angoscia" per l'incidete al confine tra l'Azerbaigian e l'Iran. Teheran sostiene sia la Jihad islamica che Hamas che ha preso il controllo della Striscia di Gaza dopo il fallimento del tentativo di formare un governo di unità nazionale con Fatah, il partito laico che guida l'Anp e di cui fa parte Abu Mazen.
Il presidente cinese Xi Jinping ha definito la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi come “una grande perdita per la sua gente”. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Pechino.
La morte del presidente iraninao Ebrahim Raisi rappresenta “una perdita per il mondo islamico”. Lo sostengono gli Houthi yemeniti, sostenuti dall'Iran. “È una perdita non solo per l'Iran, ma anche per l'insieme del mondo islamico, la Palestina e Gaza”, ha dichiarato su X il portavoce degli Houthi, Mohammed Abdelsalam, aggiungendo che i palestinesi avevano “un grande bisogno della presenza di un simile presidente che continuava a difendere” i loro diritti.
“Mi auguro che nuova dirigenza lavori per la stabilità area, pace e dialogo”. Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani (e ministro degli Esteri) al termine della riunione del governo convocata d’urgenza da Giorgia Meloni dopo la notizia della morte di Raisi.
L'incidente dell’elicottero di Raisi ha scatenato diffuse speculazioni sull'eventualità di un intervento esterno di Tel-Aviv. Perfino Mosca ha annunciato di voler fornire supporto nelle indagini. Circostanze che Teheran si è tuttavia affrettata a smentire. Questo non stupisce il direttore dell'Iran desk del centro studi ItssVerona, Shahin Modarres (docente della Luiss): "Attribuire questo incidente a Israele sembra essere un errore di valutazione – spiega – ed è improbabile che la Repubblica islamica dell'Iran dichiari un coinvolgimento esterno nella morte di Raisi". Secondo lo studioso, "se Teheran dovesse suggerire che un fattore esterno abbia avuto un ruolo, ciò implicherebbe una delle due possibilità: una significativa infiltrazione interna o la necessità di ritorsioni contro un avversario esterno".
Secondo Modarres, tuttavia, "ammettere un'infiltrazione interna indicherebbe una profonda violazione ai vertici dell'apparato di sicurezza iraniano, minando la credibilità e la stabilità del regime". Uno scenario che l'analista reputa "dannoso" nel contesto delle attuali tensioni geopolitiche. Ancora, aggiunge, "attribuire l'incidente a un attore esterno come Israele renderebbe necessaria una risposta di ritorsione, una mossa che l'Iran, attualmente limitato dalla sua difficile situazione geopolitica, non è attrezzato per intraprendere".
Modarres evidenzia come "le opzioni strategiche iraniane siano (oggi) fortemente limitate" anche per via dell'accesa competizione interna per la successione alla Guida Suprema. "Anche se il coinvolgimento esterno non dovrebbe essere categoricamente respinto – osserva l'analista – la probabilità di un evento orchestrato internamente non può essere trascurata, considerando le dinamiche politiche all'interno dell'Iran". Secondo l'analista insomma potrebbe essere "plausibile" (anche se non confermato) che la faziosità interna e la lotta agguerrita per la successione alla Guida Suprema, si manifestino "in modo cosi' drammatico".
La Russia fornirà assistenza nelle indagini sulla morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi. Lo ha affermato il primo vicepresidente della commissione per gli affari internazionali della Duma di Stato, Vyacheslav Nikonov. Nikonov ha osservato che la Russia, che in precedenza aveva offerto il suo aiuto nella ricerca dell'elicottero scomparso, “fornirà naturalmente assistenza nelle indagini”. E ancora: “I nostri specialisti hanno una buona esperienza nell'indagare su situazioni di questo tipo”, ha aggiunto.
Ma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando la possibilità che i servizi speciali russi partecipino alle indagini, ha affermato che non ci sono segnali in tal senso dall'Iran. “Non ci sono stati segnali in questo senso da parte dei nostri amici iraniani”, ha detto Peskov nel consueto punto stampa mattutino. Sempre questa mattina il primo vicepresidente della commissione per gli affari internazionali della Duma, Vyacheslav Nikonov, aveva invece ventilato la possibilità che Mosca offrisse assistenza a Teheran nell'inchiesta.
È stato issato uno striscione nero a lutto sulla cupola del Santuario di Fatima Masumeh, la seconda città santa dell'Iran dopo Mashhad ed è anche il centro degli studi religiosi sciiti. Il santuario onora Fatima Masumeh, sorella dell'imam Reza e figlia dell'imam Musa al-Kadhim, entrambe figure importanti dell'Islam sciita. Una bandiera nera sventola anche in cima al santuario dell'imam Reza a Mashhad, come riportano i media locali.
Ali Bagheri Kani è il nuovo ministro degli Esteri ad interim dell'Iran, dopo la morte del capo della diplomazia di Teheran Hossein Amir-Abdollahian nell'incidente aereo in cui è morto anche il presidente Ebrahim Raisi. Lo rende noto la Tass. Attuale viceministro degli Esteri, Ali Bagheri Kani è stato anche capo negoziatore per il nucleare iraniano. A nominarlo è stato il leader supremo iraniano Ayatollah, Ali Khamenei.
I funerali del presidente iraniano Ebrahim Raisi si terranno domani 21 maggio a Tabriz, nel nord-ovest del Paese: lo riporta l'agenzia di stampa iraniana Mehr, citata dalla Tass. Lo ha annunciato un alto funzionario della provincia dell'Azerbaigian orientale. “La cerimonia funebre del presidente e dei suoi compagni avrà luogo domani a Tabriz”, ha detto il responsabile degli Affari politici ed elettorali di questa provincia.
Il leader iraniano Khamenei ha annunciato cinque giorni di lutto nazionale la morte del presidente Raisi.
"Non posso restare con voi, alle 10.30 iniziamo la riunione del governo sulla situazione in Iran, dopo la morte del presidente Raisi, non è una situazione facile", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo la riunione Youth 7. ''Non ci sono segnali'' che ''possa essersi trattato di un attentato'' al presidente iraniano Ebrahim Raisi. ''È stata una disgrazia dovuta al maltempo, forse a un guasto''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che ''non dovrebbero esserci grandi scossoni. Vorrei tranquillizzare tutti che non ci saranno conseguenze all'estero negative''.
“Sono preoccupata per il default, come chiunque nella mia situazione, quando si ha il peso di una nazione su spalle. Voglio esprimere la solidarietà mia e la solidarietà dell'Italia al governo iraniano e al popolo iraniano". Così la premier Giorgia Meloni, ospite di Mattino Cinque su Canale5.
Sembra che "le autorità iraniane accreditino la tesi dell'incidente e non letture complottiste, così come non vedo modifiche nell'assetto interno" della realtà iraniana: "Noi siamo continuamente in contatto con gli alleati, europei e del G7, è una vicenda che si inserisce in un quadro particolarmente complesso. Io spero che la futura leadership voglia impegnarsi nella stabilizzazione e pacificazione" dell'area, ha detto la presidente del Consiglio in tv, spiegando di essere in continuo contatto con "gli alleati e con i miei omologhi del G7 per fare il punto della situazione".
In Libano sono stati dichiarate tre giornate di lutto nazionale per la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi. Lo ha annunciato il governo di Beirut.In Libano sono stati dichiarate tre giornate di lutto nazionale per la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi. Lo ha annunciato il governo di Beirut.
Il percorso della politica estera iraniana continuerà sotto la guida del leader Ali Khamenei dopo la morte del presidente Ebrahim Raisi: lo ha reso noto in un comunicato il Consiglio strategico per le relazioni estere, riporta l'Irna. “Il presidente e il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian hanno fatto tutto il possibile per concretizzare gli interessi nazionali della Repubblica islamica e hanno compiuto sviluppi ammirevoli nella lotta contro le sanzioni tiranniche degli stranieri contro l'Iran, nonché nel sostegno al movimento di resistenza nella regione e al popolo eroe della Palestina”.
Le immagini diffuse dalla Mezzaluna Rossa iraniana mostrano i soccorritori mentre recuperano i corpi sul luogo dell'incidente dell'elicottero del presidente Ebrahim Raisi. Sarebbero almeno 8, secondo l'agenzia di stampa Tasnim, le vittime dello schianto dell'elicottero che aveva a bordo anche il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian.
Eletto al vertice della Repubblica islamica nel 2021, l'ultraconservatore 63enne Ebrahim Raisi aveva preso le redini di un Paese in preda ad una profonda crisi sociale e ad un'economia messa a dura prova dalle sanzioni americane e europee contro Teheran per il suo programma nucleare. Delfino della Guida suprema e in pole position per la successione, Raisi si era dimostrato un intransigente nemico di Israele e degli Stati Uniti, arrivando al massimo livello di scontro con lo Stato ebraico, culminato con il primo attacco iraniano condotto in territorio israeliano, sullo sfondo della guerra a Gaza.
Con la scomparsa di Ebrahin Raisi, nonostante le rassicurazioni di Khamenei sulla tenuta del sistema, si apre una fase di turbolenza che potrà condizionare i già fragilissimi equilibri del Medio Oriente. Sono le stesse caotiche modalità della scomparsa di Raisi, specchio dell'arretratezza tecnologica e organizzativa dell'Iran, a confermare i rischi e le incertezze di una lotta interna di potere e, nell'ambito del Medio Oriente, di una ulteriore accentuazione del coinvolgimento diretto dell'Iran nella strategia terroristica degli Hezbollah libanesi e degli Houthi yemeniti.
In un messaggio alla nazione, la Guida suprema Ali Khamenei ha assicurato agli iraniani, ma soprattutto ai nemici interni ed esteri, a partire da Israele, che non ci saranno vuoti di potere. Le elezioni del nuovo presidente sarebbero infatti già state programmate entro due mesi.
I resti del velivolo sono stati trovati lungo la strada per il villaggio iraniano di Khoilar-Kalam, a circa 100 chilometri dalla città di Tabriz, nell'Azarbaijan orientale. Le squadre di ricerca hanno trovato parti dell'ala e della pala del velivolo su una collina e si sono mosse verso il posto. "Non c'è segno di vita nell'elicottero" del presidente Raisi "e la cabina è bruciata", hanno affermato i media iraniani, mostrando le immagini dei soccorritori della Mezzaluna rossa in azione mentre le condizioni meteorologiche su tutta la zona rimangono difficili, con pioggia e nebbia che riducono la visibilità.
Iran diviso sulla morte di Raisi. Mentre i media ufficiali e alcuni ex funzionari della Repubblica islamica hanno espresso rammarico per il suo “martirio”, diversi esponenti dell'opposizione hanno espresso rammarico per non aver avuto l'opportunità di processare il capo del governo per i suoi crimini. Hamed Esmailion, rappresentante delle famiglie delle vittime dell'abbattimento dell'aereo ucraino PS752 sui cieli di Teheran nel 2020, ha scritto sui social: “Il popolo iraniano vittima di crimini contro l'umanità merita di vedere giustizia".
“Ebrahim Raisi (conosciuto come 'giudice della morte', membro del Consiglio supremo di Sicurezza nazionale all'epoca dell'abbattimento del volo PS752 e dei crimini del 'novembre di sangue', quando il regime fece uccidere oltre 1.500 manifestanti, nel 2019) e altri criminali del regime islamico meritavano di essere processati in tribunale e condannati per i loro ignobili crimini contro l'umanità” ha aggiunto l'attivista, che vive in Canada. "Alle vittime di Raisi è stata tolta la possibilità di ottenere giustizia", ha concluso Esmaeilion, "ma il suo nome rimarrà inciso nella storia, sul sudario nero della criminalità”.
“La grande nazione iraniana supererà questa tragedia con il consueto coraggio”. Lo ha affermato il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif, annunciando che il Pakistan osserverà una giornata di lutto e che le bandiere sventoleranno a mezz'asta per la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi e del ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian.
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha fatto sapere di essere “sconvolto” per la notizia della morte dell'omologo iraniano Ebrahim Raisi. Secondo quanto riporta Mehr, Maduro si è detto molto dispiaciuto di dovere dire addio a Raisi, definendolo “una persona eccezionale e un grande essere umano, difensore della sovranità del popolo iraniano e amico incondizionato” del Venezuela.
L'elicottero sul quale viaggiava il presidente iraniano Ebrahim Raisi "si è schiantato contro la cima di una montagna". Lo riferiscono i media statali iraniani condividendo un'immagine che mostra il luogo dell'incidente e che mostra il velivolo tra gli alberi vicino alla cima di una montagna.
I resti delle persone uccise nell'incidente in elicottero, dove hanno perso la vita anche il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian, saranno trasportati nella città dell'Azarbaijan orientale, Tabriz: lo ha detto il capo della Mezzaluna Rossa iraniana, secondo Tasnim News. Gli sforzi di ricerca e salvataggio sono terminati, ha aggiunto Pir-Hossein Kolivand.
In base alla Costituzione iraniana, le elezioni per eleggere un nuovo presidente dopo la morte di Ebrahim Raisi potrebbero svolgersi a giugno o luglio, comunque entro 50 giorni. L'agenzia Isna conferma che il primo vicepresidente iraniano, Mohammad Mokhber, in conformità con la costituzione del Paese, assumerà le funzioni del presidente Ebrahim Raisi, morto ieri i un incidente in elicottero. Un consiglio speciale composto da tre persone deve organizzare le nuove elezioni entro 50 gironi.
"Il primo vicepresidente, secondo l’articolo 131 della Costituzione iraniana, assume le funzioni di presidente, e un consiglio composto dai capi del potere legislativo e giudiziario e dallo stesso vicepresidente deve organizzare l`elezione di un nuovo presidente entro 50 giorni", precisa Isna.
Il primo ministro indiano Narendra Modi si è detto ''profondamente rattristato'' per la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi, aggiungendo che il defunto presidente iraniano ha contribuito ''a rafforzare le relazioni bilaterali India-Iran''. E ha aggiunto: ''Le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia e al popolo iraniano. L'India sta al fianco dell'Iran in questo momento di dolore'', ha scritto Modi in un post su X.
Hamas ha espresso “sincere condoglianze, profonda simpatia e solidarietà” al leader supremo dell'Iran, Sayyed Ali Khamenei, per la morte del presidente Ebrahim Raisi, per quella del ministro degli esteri Hussein Amir Amirabdollahian e degli altri dirigenti periti. Tutti leader, ha sostenuto su Telegram il movimento, “che hanno avuto un lungo percorso per il rinascimento dell'Iran, e posizioni onorevoli a sostegno della nostra causa palestinese, e della legittima lotta del nostro popolo contro l'entità sionista”.
"Doloroso incidente che è costato la vita ad alcuni dei migliori leader iraniani che hanno avuto una brillante carriera nel far rinascere l'Iran e hanno adottato posizioni onorevoli nel sostenere la nostra causa palestinese e la legittima lotta del nostro popolo'', si legge nel comunicato diffuso da Hamas. “Siamo fiduciosi – ha aggiunto Hamas – che la Repubblica Islamica dell'Iran sarà in grado, a Dio piacendo, di superare le ripercussioni di questa grande perdita. L'amico popolo iraniano dispone di antiche istituzioni capaci di affrontare questa dura prova”.
Il governo iraniano terrà una riunione d'emergenza dopo la morte del presidente Ebrahim Raisi e del ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian, ha riferito oggi l'agenzia di stampa Tasnim. Stamattina, il vicepresidente iraniano Mohsen Mansouri e la televisione di Stato hanno confermato le notizie dei media secondo cui Raisi e la sua delegazione, incluso Amirabdollahian, sono morti in un incidente in elicottero. Il governo iraniano ha annunciato che continuerà ad operare “senza interruzioni” dopo la morte del presidente Raisi.
L'analista militare della Cnn, Cedric Leighton, ha spiegato che probabilmente Raisi stava viaggiando su un elicottero Bell 212 che iniziò ad operare alla fine degli anni '60. “È stato introdotto per la prima volta durante l'ultimo periodo del regno dello Scià nel 1976 in forma commerciale e ha avuto una vita prima nell'esercito americano, quindi l'inizio effettivo di questo particolare tipo di elicottero potrebbe essere avvenuto già alla fine degli anni '60”, ha spiegato Leighton. “Di conseguenza – ha aggiunto – i pezzi di ricambio sarebbero stati sicuramente un problema per gli iraniani”. Raisi è stato l'ottavo presidente iraniano e durante il suo mandato ha di fatto intensificato la repressione del dissenso. Il successore, se approvato dal leader supremo, l'Ayatollah Ali Khamenei, dovrebbe essere il primo vicepresidente Mohammad Mokhber.
La tv di Stato iraniana ha dato la notizia ufficiale della morte del presidente Ebrahim Raisi, definendolo “martire del servizio” e precisando che saranno resi noti il luogo e l'ora della cerimonia funebre. Anche il vicepresidente iraniano, Mohsen Mansouri, ha confermato ufficialmente in un twet la morte del presidente e della sua delegazione a seguito dello schianto dell'elicottero su cui viaggiavano.
Non ci sono sopravvissuti sull'elicottero del presidente iraniano Ebrahim Raisi, precipitato ieri sulle montagne nel nord-ovest del paese, di ritorno da un viaggio in Azerbaigian. Sull'elicottero vi erano nove persone, tra cui anche il ministro degli Esteri, Hossein Amir-Abdollahian. La morte di Raisi è stata annunciata dai media iraniani e dall'emittente Al Jazeera, ma non c'è stata finora la proclamazione ufficiale da parte del governo.
Quanto riferito dalla Mezzaluna Rossa non lascia però spazio ad alcuna speranza. Le immagini del relitto riprese da lontano mostrano intatta solo la coda dell'elicottero, mentre l'abitacolo è in frantumi e completamente bruciato. Dopo l'incidente, nella notte e alle prime ore dell'alba, si è svolta la frenetica ricerca da parte delle numerose squadre di soccorso, oltre una settantina, complicata dalle condizioni meteorologiche. A individuare la zona del disastro è stato un drone inviato dalla Turchia, che ha rilevato fonti di calore, consentendo così ai soccorritori di localizzare l'elicottero, da cui non veniva però alcun segno di vita.
Tutti i paesi della regione hanno offerto solidarietà e assistenza. La Turchia, dietro richiesta di Teheran, aveva inviato un elicottero dotato di visori notturni, insieme a 32 esperti in soccorso in quota. Offerte di aiuto erano arrivate anche da Emirati, Oman, India ma anche dall'Arabia Saudita, nemica di vecchia data della Repubblica Islamica. La Russia si è attivata inviando una squadra con 47 specialisti, veicoli fuoristrada e un elicottero BO-105.
"Non è stato trovato alcun segno di passeggeri vivi dopo la scoperta della posizione dell'elicottero precipitato", ha detto al canale televisivo Irib il capo della Mezzaluna Rossa iraniana, Pir Hossein Kolivand. Oltre a Raisi, il velivolo trasportava tra gli altri il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, il governatore della provincia dell'Azerbaigian orientale, Malek Rakhmati, e l'imam di Tabriz della preghiera del venerdì, Mohammad Ali Ale-Hashem.
La Mezzaluna rossa iraniana afferma che tutti i passeggeri dell'elicottero del presidente Ebrahim Raisi sono morti. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Tass.