Sabato 20 Luglio 2024

Raid israeliano contro gli Houthi in Yemen. La risposta al drone che ha colpito Tel Aviv

Caccia F-35 con la Stella di David hanno bombardato la città portuale Hodeida, colpiti depositi di carburante e una centrale elettrica. Netanyahu: "Combattere Iran e sue metastasi". Ribelli yemeniti: “Israele pagherà”

Roma, 20 luglio 2024 - Non si è fatta attendere la risposta di Israele al drone Houthi esploso in centro a Tel Aviv, dopo aver beffato radar e contraerea. Oggi un numero non precisato di caccia F-35 israeliani, si parla di almeno 12, ha colpito le raffinerie di petrolio del porto di Hodeida in Yemen.

Caccia israeliani contro l'area del porto di Hodeidah, nello Yemen
Caccia israeliani contro l'area del porto di Hodeidah, nello Yemen

IDF: “Colpiti obiettivi militari in Yemen”

La notizia lanciata dai media libanesi e sauditi ha trovato conferma dallo stesso esercito israeliano: "Poco fa, aerei da combattimento delle Forze di difesa israeliane (Idf) hanno colpito obiettivi militari del regime terroristico Houthi nell’area del porto di Hodeidah, nello Yemen, in risposta alle centinaia di attacchi lanciati contro lo Stato di Israele negli ultimi mesi". E anche le spettacolari immagini di grandi esplosioni nel porto gestito dagli Houthi ne danno conto.

Mistero sulla presenza o meno di caccia Usa e Gb

Non è chiaro se abbiano partecipato al raid anche velivoli militari Usa e Gb. Al-Masirah, la principale emittente televisiva gestita dal gruppo sostenuto dall'Iran, che in un primo momento aveva puntato il dito contro Washington e Londra, ha poi cancellato il riferimento, probabile che sia stata un’iniziativa esclusiva di Gerusalemme presa a ‘caldo’ dopo l’attacco di ieri a Tel Aviv.

Houthi: “Morti e feriti”

Le autorità locali denunciano ''morti e feriti'' nella città portuale nello Yemen occidentale. Secondo Israele sono stati colpiti un deposito di carburante, raffinerie di petrolio e la centrale elettrica di Ras Khatib, utilizzata per generare elettricità per Hodeida.

Netanyahu ha seguito l’attacco

L'attacco israeliano ha ricevuto l'ok questa mattina dal ministro della Difesa, Yoav Gallant, che ieri aveva avvertito: "Regoleremo i conti", scrive Times of Israel. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu è stato informato ed ha seguito l'attacco in Yemen dalla sede dell'Aeronautica militare al ministero della Difesa a Tel Aviv.

Netanyahu: "Combattere Iran e sue metastasi"

"Chiunque desideri vedere un Medio Oriente stabile e sicuro - dovrebbe opporsi all'asse del male iraniano e sostenere la lotta di Israele contro l'Iran e le sue metastasi: sia nello Yemen, sia a Gaza, sia in Libano, ovunque", ha affermato il premier Benyamin Netanyahu, aggiungendo: "Questa operazione ha colpito obiettivi a 1.800 km dai nostri confini. Rende chiaro ai nostri nemici che non esiste luogo in cui non possa arrivare il lungo braccio dello Stato di Israele".

Primo attacco israeliano in Yemen

Si è trattato del primo attacco diretto israeliano contro lo Yemen, ed è stato annunciato e pianificato dopo Tel Aviv. Times of Israel precisa che "i ministri del gabinetto di sicurezza hanno approvato l'operazione in una riunione iniziata intorno alle 14:30 di oggi", riunione che era stata convocata "solo 45 minuti prima".

Bloccata anche l’importazione di armi dall’Iran

Oltre la dichiarata risposta al drone che ha colpito Tel Aviv, il raid ha avuto anche lo scopo di impedire agli Houthi di importare armi iraniane. Infatti secondo l'intelligence israeliana dal porto controllato dai ribelli yemeniti passano le armi importate dall'Iran, cosa che lo rende un obiettivo militare legittimo.

Houthi: "Israele pagherà"

Israele pagherà per i suoi attacchi di oggi sulla città portuale di Hodeida, ha avvertito Mohammed Al-Bukhaiti, membro del politburo Houthi, sul suo account X. "L'entità sionista pagherà il prezzo per aver preso di mira le strutture civili e noi risponderemo all'escalation con un'escalation".